Le note di MN / I cambi decidono la partita, ma quanto manca Osimhen

Il Napoli batte la Salernitana per 0-1 dopo una gara sporca, brutta per molti tratti e con poche occasioni da gol. Con questa vittoria la squadra di Luciano Spalletti resta in vetta alla classifica insieme al Milan che nel posticipo ha battuto la Roma all’Olimpico. Proviamo a racchiudere il match in cinque punti:

  1. Petagna decisivo. Spalletti era partito con Mertens al posto dell’infortunato Osimhen, ma il belga è stato spento per tutta la gara e al minuto numero 60 è stato sostiuito da Petagna. L’ingresso di quest’ultimo ha cambiato un po’ l’andamento della gara grazie alle sue preziose sponde e proprio da un suo colpo ditesta finito sulla traversa nasce la rete decisiva di Zielinski.
  2. Elmas finalmente attivo. Il macedone, entrato al posto di Lozano insieme a Petagna, con una grande imbucata lancia Zielinski nell’azione del gol e per tutta la gara è molto attivo, dinamico ed è anche tra i più pericolosi, dimostrando forse finalmente le sue qualità.
  3. Lozano, ma dove sei? Il messicano, da inizio stagione, non ha ancora convinto, anzi è molto lontano dalla sua condizione migliore. Ieri Spalletti lo ha lanciato sulla sinistra al posto di Insigne, ma lui lo ha ripagato con un’ennesima prova incolore, senza nessuna accelerazione o dribbling con cui si era fatto apprezzare le altre stagioni. Se riuscisse a tornare sui suoi livelli gli azzurri potrebbero essere una macchina ancor di più rispetto a quella che è già oggi.
  4. Koulibaly ingenuo. L’espulsione di Fabbri verso il difensore senegalese lascia molti dubbi, ma lui, dall’alto della sua esperienza, poteva lasciare Simy considerando anche che la palla datagli da Ribery sembrava lunga e comoda per Ospina. La sua assenza sarà pesante contro il Verona, visto anche la contemporanea mancanza di Manolas per infortunio.
  5. Osimhen sempre più imprescindibile. L’assenza del nigeriano ha dimostrato ancora una volta quanto il Napoli dipenda molto dall’attaccante classe ’98 e la contemporanea assenza anche di Lorenzo Insigne ha reso il gioco azzurro molto meno fluido del solito, tano da aver faticato contro una squadra che ha fatto una partita onestissima, ma che è evidentemente di un livello inferiore. La Coppa D’Africa si avvicina e potrebbe essere davvero un problema per Spalletti.
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