VIDEO – “Buon compleanno D10S!”: Diego compie gli anni e vogliamo omaggiarlo così

Diego Armando Maradona è genio e sregolatezza, sia con la palla fra i piedi, sia fuori dal terreno di gioco. Soprattutto nella vita privata – ammesso che per uno dei più grandi calciatori di ogni tempo si possa parlare di vita privata – ha compiuto spesso scelte incomprensibili, forse inammissibili, ma ne ha sempre pagato le conseguenze.

Diego, insomma, è stato capace dei trionfi più sublimi ma anche dei tonfi più clamorosi, trionfi e tonfi che hanno pesato, magari non sempre allo stesso modo, nei giudizi che di lui hanno dato, negli anni, compagni di squadra, avversari, allenatori e addetti ai lavori.

Il genio di Lanús quest’oggi compie 58 anni. Ha commentato, a distanza di pochi giorni, questo suo compleanno, affermando: “Non mi interessa la festa, neanche quanti anni compio. Ieri sembrava avessi 20 anni e ora vado per i 58. Li ho vissuti molto bene, ma anche molto male, però posso camminare per la strada con la testa alta perchè non ho mai fatto del male a nessuno”. 

Hanno detto di lui:

Careca: “Io al massimo posso essere il terzo miglior calciatore al mondo, perché il primo è Diego, il secondo è sempre Diego e poi ci siamo io e altri giocatori distaccati di molto”.

Ottavio Bianchi, l’allenatore del Napoli che insieme a Diego vinse uno scudetto, una Coppa Uefa e una Coppa Italia: “In quattro anni non l’ho mai sentito una volta rimproverare un compagno di squadra. Non ha mai fatto pesare il suo talento, per quelli che sbagliavano aveva sempre una parola di incoraggiamento, mai un rimprovero”.

Franco Baresi: “Maradona era il più grande di tutti perché faceva con le arance quello che a noi calciatori sembrava impossibile fare col pallone”.

Ruud Gullit: “Maradona era il “pacchetto completo”. Lui non era soltanto un grande calciatore, era un leader. Sapeva vincere da solo, come ha fatto al Mondiale. Era una bravissima persona. Il suo problema era che voleva essere amato da tutti. E quando i giornalisti lo stuzzicavano lui ci rimaneva male e reagiva subito. Nel suo cuore era una buona persona. Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe”.

E ancora tanti altri hanno sempre speso belle parole sul Dio del calcio.

La redazione di MondoNapoli fa i più sinceri auguri al “Pibe de Oro“. Vogliamo omaggiarlo con questa canzone scritta da Rodrigo Bueno, cantautore argentino, che ha saputo racchiudere l’essenza di Diego su queste splendide note.

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