CorSport: “Ghoulam-Meret, finalmente buone notizie! Stabilito il ritorno in campo”

    Un anno esatto, praticamente: dal primo novembre del 2017 a domenica 28 ottobre. Trecentosessantadue giorni a girare per cliniche, ospedali, sale operatorie, infermerie: un tunnel lunghissimo, dodici mesi, che per attraversarlo… Un anno fa, stadio san Paolo, Napoli -Manchester City: e quell’ alieno sulla fascia sinistra, ormai tra i più i bravi in circolazione, si ferma all’ improvviso, alza la mano, chiede il cambio, fa una smorfia e prega, avendo avuto un sospetto stranissimo. «Lesione al crociato del ginocchio destro». E’ volata via una stagione, ne è cominciata un’ altra, ci si è messa una rotula, due nuovi interventi chirurgici, una speranza up e down, come l’ umore di Ghoulam, tornato al San Paolo e non ancora prontissimo per l’ uso: ma ci siamo, è una questione di ore (calcistiche).

    E ADESSO A VOI. Ma quando verrà scavalcata la sosta, magari in Champions con la Stella Rossa, potrebbe essere pure toccare ad Alex Meret, un altro che con la sfortuna ha avuto a che fare ripetutamente, prima a Ferrara e poi a Napoli, dove s’ è fermato subito, al secondo allenamento, perché il destino fa come gli pare: «Frattura del terzo medio dell’ ulna sinistra». Era l’ 11 luglio, il ritiro era cominciato da ventiquattro ore e il suo campionato poteva ritenersi rinviato: sono scappate dieci partite, più quelle di Champions, e ora dovremmo esserci, con la cautela che impone l’ infortunio e le certezze che trasmettono Ospina e Karnezis. Ma niente male anche il percorso di Younes, poverino, che in questo 2018 ha visto più di quanto gli sia capitato di osservare nei suoi primi 25 anni di vita: la rottura con l’ Ajax, la firma e la fuga con il Napoli e dal Napoli, un tendine d’ Achille che se ne va per fatti suoi e dunque il ricovero, il faticoso recupero. Ma adesso è in gruppo e tornerà.

    IN FRETTA. L’ emergenza non si è avvertita perché il Napoli è diventato ampio ma anche Luperto e Verdi hanno avuto problemi con la sorte, proprio quando erano stati capaci di convincere Ancelotti: il centrale divenuto esterno di sinistra ha da smaltire ancora l’ acciacco – anche se l’ ecografia conforta – e l’ ala è appena all’ inizio del suo personalissimo processo riabilitativo, per quella «distrazione di primo grado» avvertita a Udine, dopo appena due minuti. Però cosa volete che siano rispetto all’ anno di Ghoulam!

    Fonte: Corriere dello Sport

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