ADL: “Cerco casa a Napoli. Non mi accontento del secondo posto, ho un’idea per Napoli e per la città…”

Aurelio De Laurentiis ha rotto il silenzio con un interessante intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica. Il presidente del club azzurro ha parlato di calcio ma anche di Napoli, proponendo un Comitato per la città partenopea: “La città è stata martoriata dalla munnezza, dalla tragedia della Terra dei Fuochi e dai cantieri sorti un po’ dappertutto. Sono stati anni molto difficili, ma questo non ci autorizza a buttare la spugna e a piangerci addosso. Ho un’idea per dare spazio a tutto il popolo napoletano, gli industriali, i politici, gli intellettuali e anche noi del Napoli. Ognuno dovrà fare la sua parte“.

Riguardo la ristrutturazione dello stadio San Paolo e il rapporto con De Magistris: “Mai avuto problemi con Luigi De Magistris. Il mio rapporto con il sindaco è sempre stato collaborativo durante i nostri incontri. I problemi nascono dopo, quando si spegne la luce ed entrano in gioco altri fattori.
Volevo fare tutto a mie spese e in 40 giorni lavorando giorno e notte gli interventi più urgenti per il San Paolo. La burocrazia ci ha fermati sul nascere”.

Con il Napoli il secondo posto è l’obiettivo massimo? “Macché, per me è tutto un work in progress: sempre. Lo sa qual è il mio motto? Chi si ferma è perduto. Bisogna puntare sempre più in alto, ai traguardi più ambiziosi. Allo stesso tempo, però, guai a dare per scontato o sminuire un secondo posto in Italia. Ricordiamoci sempre che siamo partiti dalla serie C. Il nostro Napoli da settembre giocherà la Champions League”.

Il presidente azzurro è pronto ad un nuovo investimento:  “Cerco casa a Napoli, mi piacerebbe trovarne una proprio nel centro storico oltre al ristorante che ho già rilevato a Palazzo Petrucci”.

I primi momenti da patron azzurro, dopo il fallimento della SSC Napoli“Quando appresi del fallimento del club mi lanciai anima e corpo nella nuova avventura. La città intera era stata ferita, mortificata e io ho dovuto fare una full immersion, dalla C fino alla Champions: non si smette mai di imparare, nonostante l’orgoglio di essere risaliti tra le prime venti squadre top, nel mondo. Dodici anni fa eravamo intorno al cinquecentesimo posto nel ranking Uefa”.

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