Gita in Belgio in un teatro malinconico: stasera lo spettacolo è andato in panchina

    Non è a prima volta che il Napoli va di scena in Europa League lottando senza obiettivi in palio. Mai qualcuno si è permesso di disdegnare l’impegno o l’evento di turno, stasera però lo spettacolo è davvero venuto a mancare e non stiamo parlando di calcio giocato (sarebbe poco intelligente soffermarsi su questo aspetto) bensì di una “commedia” recitata in un teatro deserto. Un pugno al calcio (pardon per il gioco di parole) una pugnalata al cuore, dimora della passione, immensa quella che si nutre per questo sport. Un perchè che fondamentalmente non regge le scuse di una decisione così drastica da prendere, ma necessaria.

    Il gol di Chiriches, il primo in maglia azzurra di un ragazzo che in poco tempo si è già innamorato di Napoli, è il diamante nel deserto di questa serata. Non tanto a livello di significato ovviamente, ma perchè è stato uno dei pochi sorrisi in una serata che di emozioni non ha di certo pullulato. Niente esordio per i giovanissimi Negro e Gionta, al contrario dei sospetti della vigilia, ma non c’è motivo di farne alcun dramma. Il tempo è dalla loro e Sarri non è certo il tipo di allenatore che toglie le opportunità ai giovani talenti. Bene anche Chalobah e Valdifiori. Ora è tempo di pensare a lunedì sera, il San Paolo è già pronto: i tifosi sono più caldi che mai. Per l’Inter non sarà una passeggiata piacevole come lo è stata quella di stasera per gli azzurri.

     

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