Avv. Lubrano: “Il caso Acerbi-Juan Jesus è da portare in appello, vi spiego”

Enrico Lubrano, avvocato, è intervenuto ai microfoni di Tvplay per parlare del verdetto del caso Acerbi-Juan Jesus. Ecco cosa ne pensa: 

“Caso Acerbi? La decisione del Giudice Sportivo afferma che ci sono state delle offese, ma non è provato che queste offese avessero contenuto razzista. Le prospettive possibili sono due: impugnazione di questa decisione ai sensi dell’art.71 della giustizia sportiva e è quella di poter fare esposto alla Procura federale per far sì che queste offese siano giudicate tramite l’applicazione dell’articolo 4 (lealtà sportiva) e dell’articolo 39 (condotta gravemente antisportiva”. Quest’ultima è praticabile. Giudizio sportivo ha uno standard probatorio simile a quello penale: più probabile del non. Si applicano sempre principi parapenalistici. Quando ci sono due dichiarazioni contrastanti, il Giudice Sportivo deve valutare se questa situazione concretizzi indizi gravi, precisi e concordanti. In questo, il Giudice Sportivo ha ritenuto che non ci fossero. Di solito, viene privilegiata la dichiarazione favorevole rispetto al soggetto incolpato ma bisogna conoscere i fascicoli del caso. Ci potrebbero essere elementi ulteriori che potrebbero concretare indizi gravi, precisi e concordanti. Questo potrebbe essere valutato nel caso ci fosse un appello. Il Giudice Sportivo conosce tutti gli atti, mentre io no: non posso parlare di un libro che non ho letto. Un pensierino serio all’appello lo farei, anche a fare un esposto alla Procura federale perché non lascerei cadere la cosa. Non puoi essere prosciolto se tu hai ammesso pacificamente di aver fatto delle offese. Queste offese non possono essere non punite, anche se non hanno un contenuto razzista”.

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