Carratelli su De Laurentiis: “A Castel Volturno è spuntato Enea”

Mimmo Carratelli, storica firma de Il Corriere dello Sport, ha firmato un articolo nel quale parla a proposito della conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis.

“A Castel Volturno è spuntato Enea. Sono stato ieri nell’ovattato, azzurro salone delle conferenze aureliane a Castelvolturno, in un ambiente che ricorda l’interno di una grande nave spaziale in cui galleggiamo noi giornalisti, autentici astronauti in virtù dell’assenza di gravità prodotta dal profl uvio di parole con le quali De Laurentiis ci tiene tutti a mezz’aria”.

“E sono stato al cospetto del più intelligente, paraculo e formidabile uomo di mondo dell’emisfero occidentale, il mai tanto biasimato Aurelio De Laurentiis, l’uomo che il mondo del calcio ha trasformato in un masnadiero, ma che, al di là del ruolo di Lindstrom, dei quinti e dei piedi invertiti, di cui vuole testardamente interessarsi, e dell’ormai famosa pec spedita a Spalletti, lui è il più fico di tutti noi. Lo avevo sottovalutato per l’impegno che persegue ostinatamente di mostrarsi come novello Marchese del Grillo, e noi non siamo un cazzo, ma Aurelio, a noi paladini della libera stampa e libera televisione e radio, ci tiene in pugno, noi che siamo orgogliosamente i suoi avversari con computer, telecamere e microfoni”.

“A un certo punto, Aurelio trasforma la nave spaziale di Castelvolturno in un gigantesco dormitorio dopo averci mandato a nanna con la sua eloquenza narcotizzante e l’enciclopedica narrazione in cui il calcio è solo un pretesto, tutto il resto, la maggioranza del resto è l’Aureliade, da Angelina Jolie a Politano, un racconto di vita, la sua vita, al limite del protagonismo, quando piano piano Aurelio diventa Enea che approda nel golfo con sulle spalle Ascanio, che altro non è che suo figlio Edo, e fonda il Napoli”.

Articolo precedenteCdM – Napoli, Meret e Olivera pronti al ritorno le ultime sulla loro condizione
Articolo successivoIl Mattino – Stadio, qualche giorno fa incontro tra De Laurentiis e Manfredi. La situazione