Una vittoria importante solo per il risultato

Il Napoli torna alla vittoria, con non poche difficoltà, nel peculiare stadio di Braga in una notte Champions in cui le stelle stentano ancora a brillare, dopo le prestazioni deludenti degli ultimi tempi. Il primo tempo è stato tutto sommato positivo, gli azzurri sono stati spesso nell’area difesa da Matheus che ha dovuto fare gli straordinari su un roboante Osimhen che ha cercato sia di testa che di piedi di marcare il cartellino, ma la porta è apparsa sin da subito stregata. Nella ripresa, al di là del numero incredibile di cartellini che l’arbitro Gözübüyük ha tirato fuori con già ben 6 ammoniti per il Napoli (Juan Jesus, Olivera, Raspadori, Osimhen, Ostigard e Anguissa), la squadra ha iniziato a spegnersi piano piano, offrendo più possibilità di ripartenze per i padroni di casa che, alla fine, sono pure riusciti a pareggiare dopo un’infinità di palle sbagliate da parte dei napoletani.

La difesa ha, per onestà, sempre ballato, non è mai apparsa coesa né sicura: sul gol di Bruma il buon Juan Jesus ha pensato ad alzare il braccio (rischiando anche di prendere la palla con la mano) per chiedere il fuorigioco piuttosto che marcare l’avversario. Si è abbassato troppo anche il centrocampo, perdendo di conseguenza il baricentro e il minimo di gioco creato precedentemente si è sgretolato. L’altra nota positiva è stato l’esordio di Natan che, finalmente, ha toccato l’erba verde. Si è presentato subito con il suo biglietto da visita: il tackle. Rischioso ma efficace.

Deve però restare calmo, non sempre è possibile scivolare così. In serie A spesso non perdonano. Possiamo, infine, salvare la voglia di recuperare dopo il pareggio, l’orgoglio di capitan Di Lorenzo, ma fra sfortuna e poca precisione sotto porta il Napoli sembra ancora un lontanissimo parente di quello visto fino a poco tempo fa. Non va ancora bene così.

Articolo precedenteTop&Flop MN – Di Lorenzo il migliore, Anguissa è il peggiore
Articolo successivoDi Lorenzo: “Vittoria importante, la fame c’è sempre. Restiamo uniti”