Sabatini: “Zamaparini?  La prima volta che vide Pastore pianse”

Walter Sabatini, ex direttore sportivo del Palermo di Maurizio Zamparini, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica, per ricordare l’ex patron rosanero, scomparso ieri all’età di 80 anni: 

“Grazie a lui, ai suoi comportamenti, ho imparato l’arte della prepotenza. Credeva e voleva credere di essere il presidente di una grande squadra, aveva le stesse prerogative di quelli di Inter e Milan. Per me è stato un elemento guida nella vita, anche se non ci sentivamo mi dispiace infinitamente, lo consideravo testimone del mio tempo”.

Poi Sabatini, aggiunge: “Era capace di convincermi a prendere un allenatore che non volevo e poi cacciarlo quando lo avrei tenuto. Con lui le cose funzionavano così. Ma è stato un grande presidente: solo grazie a lui sono diventato fruibile per la Roma, non avrei saputo affrontare la città se non fossi stato forgiato dagli anni con lui. Il giocatore che ha più amato? La prima volta che vide Pastore pianse. In un’amichevole estiva, era ancora in borghese, chiesi a Zenga di fargli fare qualche minuto. Appena entrato fece due giocate incredibili e diede una palla illogica a Miccoli. Mi girai e vidi che Zamparini piangeva”.

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