L’arbitro Serra: “L’errore in Milan-Spezia mi ha fatto stare male. Ho sperato che Messias non segnasse, è il peggior errore che possa capitare ad un arbitro oggi. Vi svelo cosa mi hanno detto i calciatori, Rocchi e Trentalange”

Marco Serra, l’arbitro protagonista del grosso errore che ha inciso sulla sconfitta del Milan contro lo Spezia, ha parlato dell’accaduto in una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport.

Dapprima ha raccontato in dettaglio il fatto: “Ho commesso un errore di priorità. Mi sono concentrato su Rebic e su Bastoni che stava arrivando da dietro, e ho pensato ‘Se lo tocca, è fallo’, visto che il giocatore del Milan è in procinto di calciare in porta. Quindi mi sono concentrato su questo perdendo completamente di vista Messias che ha ricevuto la palla successivamente, e allora ho sperato che non segnasse, ma non ho avuto fortuna. Il VAR non poteva intervenire, e ad oggi questo è forse l’errore peggiore che possa capitare ad un arbitro“.

Dopodiché, Serra ha parlato della reazione dei giocatori del Milan: “Subito dopo ho detto nel mio auricolare ‘Non ci credo’. Pensavo che Rebic fosse partito per strangolarmi, poi da uomo avrà capito e si sarà reso conto che anche lui avrà sbagliato dei gol a porta vuota. Negli spogliatoi Florenzi è venuto ad abbracciarmi, nonostante fosse deluso. Poi altri mi hanno detto che poteva capitare, e alla fine Ibra mi ha tirato su dicendomi ‘Ora dimostra di essere forte e reagisci’. Il giorno dopo ho realizzato appieno l’entità di quel gesto”.

In conclusione, l’arbitro ha spiegato i suoi pensieri nei giorni successivi e il confronto con Gianluca Rocchi: “La notte successiva ho dormito un’oretta e mezza. Rocchi mi ha subito detto ‘Questa è la Serie A, qui non si abbandona nessuno e tu tornerai ad arbitrare’. Poi ho sentito anche il presidente Trentalange che mi ha confortato dicendomi di prendere qualche giorno e poi andare avanti come avevo sempre fatto”.

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