Teotino: “Il Napoli ha ancora speranza di vincere lo scudetto. Insigne ha fatto la storia di questa squadra”

Gianfranco Teotino, opinionista, è intervenuto a Si Gonfia La Rete, trasmissione in onda su Radio Marte.

“Queste ultime due giornate hanno mostrato molto poco calcio. Sarà per le difficoltà delle squadre, sarà per i campi che fanno veramente schifo e fanno vergognare la Serie A a livello europeo, sarà che sta mancando l’ambizione. Ma in questo gennaio si è visto poco calcio, speriamo si riveda qualcosa di buono, non solo dall’Inter e da sprazzi di Napoli. A parte la disdetta della partita contro lo Spezia, per il resto il Napoli ha superato il momento duro limitando i danni ed è ancora lì. Se dovessi indicare un’inseguitrice dell’Inter che ha ancora speranza direi proprio il Napoli”.

“Le prossime due giornate sono decisive. Il Napoli per puntare allo Scudetto deve fare 6 punti, in quel caso le prospettive cambierebbero. Juventus? Stupisce la mancanza di ambizione. Essere soddisfatti dopo lo 0-0 di ieri sera dopo una partita così sciatta mi colpisce. La Juventus non ha mai vinto con nessuna delle prime 4 e delle altre ha vinto solo contro la Roma. Quando una squadra ha l’organico della Juventus – anche senza Ronaldo – e riesce a risalire in classifica chiaramente davanti devono stare preoccupate. Ma se non cambia marcia e autostima farà fatica ad arrivare tra le prime 4″.

Milan in calo? In questo momento è un po’ troppo in difficoltà. Sbagliata la scelta di rinnovare Ibrahimovic e di prendere un altro giocatore di 35 anni come Giroud. Una squadra che ha fatto della freschezza la sua rinascita poi cade proprio sul ruolo più importante. Il Milan non si può nemmeno permettere di avere un centravanti troppo statico. Giroud è bravissimo in area di rigore ma è statico”.

Insigne? Ha fatto la storia di questa squadra, perdita importante. È determinante e lo sarà ancora fino alla fine del campionato. Vedo una società che però si muove per arricchire la rosa. Le scelte però non sono solo di carattere tecnico ma economico e finanziario. Capisco anche i ragionamenti che fa De Laurentiis sugli ingaggi dei giocatori. Spero che la storia di Mertens si possa concludere positivamente, non mi pare che il Napoli comunque sia rassegnato al ridimensionamento. E poi l’allenatore è una garanzia. Bisognerà capire a fine stagione cosa succederà, il Napoli si giocherà la Champions League secondo me quindi servirà una rosa lunga”.

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