Il Napoli è campione nel fare record sempre più entusiasmanti… per gli avversari. Questa sera al Maradona si è verificato un dato incredibilmente assurdo per lo Spezia che ha vinto con zero tiri in porta: non succedeva dal lontano 1998 con il Venezia vincente a Cagliari.
Ebbene sì, la squadra di Thiago Motta ha beneficiato dell’autogol di Juan Jesus per portare a casa tre punti pesantissimi, i quali potrebbero permettere all’ex nazionale italiano di rimanere al timone della squadra ligure dopo un periodo travagliato e di incomprensioni con la dirigenza. Sono otto i punti persi contro le “piccole” in campionato, per di più nel proprio stadio, in questa prima parte di stagione: tra Empoli, Verona e questa sera Spezia gli azzurri confermano i problemi nel gestire e leggere le gare con profili del genere, segno che il gran lavoro di Spalletti è solo all’inizio e deve, obtorto collo, rimediarvi prima che le cose diventino complicate per un posto in Champions.
La doppia faccia degli azzurri si palesa ancora una volta a distanza di poche ore: dalla lettura della gara contro il Milan, perfetta, intelligente, pragmatica a questa borderline e mancante di cinismo di stasera. Fa paura vedere un cambiamento così repentino e deleterio nella testa dei giocatori, mai veramente pericolosi o convinti dei propri mezzi. Si sa, attraverso queste sfide si vede il vero salto di qualità, quel mutamento essenziale per meritarsi i primi posti in clsssifica; gli azzurri non solo subìscono gol, ma faticano a segnare con chi fa un gioco, giustamente, difensiva visto le differenze tecniche.
Spalletti, come detto anche sopra, non è esente da colpe, anzi appare in difficoltà nella lettura e nei cambi, pure oggi praticamente inutili se non per far rifiatare i compagni. Serve un cambio di rotta per auspicare una seconda parte di stagione positiva. Le feste di Natale dovranno essere un’opportunità per tutti di resettare e ripartire con un’altra testa, con la Coppa d’Africa che incombe e il big match contro la Juve ad aprire il 2022.