Mistero Rrahmani: perché non gioca?

Amir Rrahmani è stato l’acquisto del mercato invernale partenopeo. È stato prelevato nel gennaio 2019 per 14 milioni, ed è rimasto in prestito al Verona fino ad agosto.

Dopo la stagione dell’ammutinamento, e con Koulibaly e Maksimovic considerati partenti, il kosovaro aveva buone opportunità di essere il nuovo centrale azzurro. Però il diverso destino del senegalese e del serbo hanno cambiato le carte in tavola, facendo scivolare Rrahmani indietro nelle gerarchie. Infatti Gattuso, quando non ha a disposizione la coppia Koulibaly-Manolas, preferisce dare minutaggio a Maksimovic. Come se non bastasse anche il cambio di modulo incide e non poco sull’inserimento del difensore, che con Juric giocava a 3 e con Gattuso sta ancora apprendendo gli automatismi della difesa a 4. Però può essere un arma in più. Una volta appresi  gli automatismi dettati da Gattuso, il tecnico potrebbe utilizzarlo come centrale, per far rifiatare Manolas e Koulibaly, o come terzino, per far riposare Di Lorenzo e Hysaj, data la sua duttilità nei ruoli difensivi.

Storia diversa per Rrahmani rispetto alla stagione con il Verona che l’ha visto protagonista. Infatti era un pilastro della difesa a 3 della neopromossa. Una difesa solida composta da, appunto Rrahmani, Kumbulla e Gunter. Fu la migliore difesa della serie A nelle prime 10 partite subendo solo 8 gol. E soprattutto grazie a questa scelta di Juric che il Verona si rivelò la squadra rivelazione del campionato piazzandosi al nono posto.

Nonostante la stagione precedente impeccabile il ventiseienne non ha mai giocato nel Napoli di Gattuso. Il tecnico calabrese ha iniziato con un turnover scarso, cercando di trovare i migliori equilibri difensivi. Rrahmani rappresenta il jolly di Gattuso da poter inserire in una difesa definita e collaudata. Il difensore ha voglia di scalare le gerarchie e avrà sicuramente l’opportunità per dimostrarlo.

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