ACCADDE OGGI – Il Napoli fa il poker in Europa League, Wolfsburg batutto 4-1

Il 16 aprile 2015 andava in scena, alla Volkswagen Arena, Wolfsburg – Napoli, valida per i quarti di finale di Europa League. La partita finì 4–1 per gli azzurri; per i partenopei apre Higuain al quarto d’ora del primo tempo, a seguire una doppietta del capitano Marek Hamsik (23esimo minuto e 64esimo minuto) a siglare il poker Manolo Gabbiadini, per i padroni di casa Nicklas Bendtner. In quella partita si trovarono di fronte il Napoli di Rafa Benitez, che aveva passato il turno battendo la Dinamo Mosca e il Wolfsburg di Dieter Hecking che aveva passato il turno battendo l’Inter.

Le due squadre arrivarono alla partita vincendo in campionato; gli azzurri avevano vinto al San Paolo contro la Fiorentina per 3-0, i biancoverdi avevano vinto in trasferta contro l’Asburgo per 2-0. Rafa Benitez decise di partire con un solido 4-2-3-1, fra i pali Mariano Andujar – già da qualche tempo titolare a discapito di Rafael Cabral, eroe della finale in Supercoppa con la Juventus – in difesa Maggio, Britos, Albiol e Ghoulam; a centrocampo la coppia Inler – David Lopez ; i tre alle spalle di Gonzalo Higuain erano Mertens, Hamsik e Callejon. Per Dieter Hecking schierato a specchio (4-2-3-1): Benaglio; Vieirinha, Naldo, Knoche, Rodríguez; Luiz Gustavo, Guilavogui; Caliguiri, De Bruyne, Schurrle.

Il primo tempo – Con 1300 tifosi azzurri al seguito che occupavano il settore ospiti, Wolfsburg – Napoli si prometteva una partita davvero emozionante. Il Wolfsburg attaccò subito a testa bassa, forte della sua abilità nel gioco sulle fasce. Al primo vero affondo, però, il Napoli colpì: è il quarto d’ora, Hamsik imposta per Mertens, il belga subito alzò lo sguardo e trovò Higuain che sul filo del fuorigioco, stoppa e conclude, insaccato Benaglio.

A metà del primo tempo, il risultato è già sul 2-0: Maggio riesce a passare su Schurrle e lancia Higuain che la mette in mezzo per Hamsik; lo slovacco sbucò tra i due centrali biancoverdi, ricevette il pallone e lo spedì in rete col destro, l’urlo del capitano gelò l’Arena. Il Napoli gioca benissimo, il fortino azzurro annulla tutti gli attacchi dei padroni casa. Il primo tempo termina 2-0.

Il secondo tempo – Nella ripresa, il Napoli è subito più determinato e dopo soli tre minuti Benaglio è costretto ad un miracolo su Higuain. I difensori di Hecking mostrano i propri limiti, e dopo un’importante pressione degli azzurri al 19’, è Guilavogui a sbaragliare la strada al Napoli per il 3-0: il pallone perso dal francese innesca la fuga di Callejon, lo spagnolo appoggia in mezzo per Hamsik al quale basta spingere per firmare la doppietta. Qualche minuto più tardi lo stesso Guilavogui provò a farsi perdonare l’errore, servito in area da De Bruyne, ma Andujar fù reattivo e annientò la conclusione del difensore.

Due minuti più tardi il suo ingresso in campo,Manolo Gabbiadini trasformò in oro il traversone dell’altro subentrato Insigne, insaccando di testa con la complicità di un Benaglio non impeccabile. A rovinarela festa a Benitez, al termine di una serata da incorniciare, c’è l’unica vera azione dei padroni di casa, che grazie all’ex juventino Bendtner siglano il gol della bandiera . Finisce 4-1, il Napoli passerà il turno pareggiando 2-2 in casa. In semifinale troverà il Dnipro che riuscirà a battere gli azzurri e approdare in finale con il Siviglia

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