Mazzarri, l’artefice dell’ascesa azzurra

Walter Mazzarri è stato uno degli allenatori più sottovalutati nella storia del Napoli.

Il tecnico di San Vincenzo (provincia di Livorno) arrivò subentrando a Roberto Donadoni dopo 7 giornate di campionato in cui il Napoli aveva racimolato pochissimi punti. La partita del suo esordio fu Napoli-Bologna, decisa da un goal di Maggio al 91esimo minuto. Da quella gara in poi, gli azzurri incominciarono una rimonta incredibile in campionato, arrivando a 15 risultati utili di fila, con molte vittorie arrivate sempre negli ultimi minuti. La striscia si interruppe ad Udine, dove gli azzurri persero 3-1. Il campionato fu concluso al sesto posto ed il Napoli tornò in Europa League. L’anno successivo vide la squadra partenopea partecipare alla Champions League dopo 20 anni in cui era mancata, con il pareggio contro l’Inter per 1-1 firmato Zuniga. Con il toscano il Napoli andò sempre in Champions e rimase ai vertici della classifica per anni, in più vinse anche una Coppa Italia contro la Juventus nel 2013. Lo stesso anno fu sostituito da Rafa Benitez, che fu il principale artefice dell’arrivo in maglia azzurra di grandi campioni come Higuain, Mertens e Callejon.

Mazzarri ha lasciato un ricordo indelebile nei cuori dei tifosi azzurri, ma avrà per sempre un rimpianto: quello che poteva essere e non è stato.

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