Saranno giorni di ritorni per il San Paolo. Il Napoli che torna nell’ impianto di Fuorigrotta dopo due trasferte consecutive, Marek Hamsik che torna in quello che è stato il suo stadio per 12 stagioni dopo l’ addio dello scorso febbraio, i tifosi che affolleranno gli spalti dell’ impianto flegreo anche in assenza di una partita, perché era da quasi sei anni che non era in programma un allenamento a porte aperte. Hamsik assisterà, per la prima volta, da ex ad una gara al San Paolo: il filo rosso con quelli che sente ancora come i compagni di squadra non è mai cessato. Dopo la gara e nelle ore seguenti è possibile che ci siano eventi che coinvolgano il gruppo con Hamsik, in particolare con i senatori che hanno già manifestato all’ ex capitano il desiderio di reunion.
Il 7 novembre, invece, alle ore 15, ci sarà l’ allenamento a porte aperte nella casa del Napoli. Un qualcosa che manca dal 2 gennaio 2015: Benitez e gli azzurri mostrarono la Supercoppa italiana vinta pochi giorni prima nella sfida con la Juve a Doha. Quest’ iniziativa, invece, arriverà dopo la gara di Champions contro il Salisburgo, prima del match, sempre al San Paolo contro il Genoa, la gara che precederà l’ ultima sosta del 2019. Il club, così, da seguito a quanto promesso in avvio di stagione, in particolare dall’ head of operations, Alessandro Formisano. Il Napoli ha già avviato l’ iter anche con il Comune: l’ allenamento sarà visibile a coloro i quali hanno sottoscritto un abbonamento in avvio di stagione. Alla base della scelta, il desiderio di premiare, da parte della società, chi ha mostrato un a particolare fedeltà: inoltre, gestire i circa 9000 abbonati è ovviamente più semplice rispetto ad un’ apertura generalizzata a tutti gli appassionati. .
