Gazzetta: “Retroscena ADL: pensieri negativi su Ancelotti dopo Pasqua e rischio esonero…”

«Ho una clausola che scadrà in maggio, spero che il Napoli la eserciti perché qui sto bene». La frase di Carlo Ancelotti, ha alimentato scenari di mercato, anche se non c’ è stata sorpresa, per chi conosce la filosofia con la quale Aurelio De Laurentiis stila i suoi contratti indifferentemente nel cinema come nel calcio. In questi giorni dagli uffici della Filmauro partirà la lettera – riguarda anche diversi altri accordi in essere nel Napoli – che blinda il tecnico al club azzurro. Per cui, dalla Juventus al Real Madrid, spaziando per qualsiasi scenario di mercato: chiunque volesse ingaggiare Ancelotti, dovrebbe passare dalle «forche caudine» di De Laurentiis. Ne sa qualcosa il Chelsea che per poter prendere Maurizio Sarri, pagò gli 8 milioni di euro netti per la rescissione dal Napoli. E questo nonostante Adl avesse allora già ingaggiato Ancelotti e dunque Sarri fosse di fatto esonerato. Rispetto a quella situazione c’ è però una differenza – a quello che risulta alla Gazzetta -: nel contratto in essere di Ancelotti non esiste una clausola rescissoria a favore dell’ allenatore. A maggior ragione chi volesse il tecnico di Reggiolo dovrebbe passare dal produttore in celluloide. La notizia vera, scoperta dopo la frase di Ancelotti, è che De Laurentiis avrebbe potuto di fatto esonerare alla fine di questa stagione l’ allenatore – non esercitando quella clausola per l’ appunto – senza che questi avrebbe potuto pretendere nulla sui successivi due anni di ingaggio previsto dal contratto con scadenza 2021. E parliamo di circa 11 milioni lordi per stagione.

E qui sta il vero retroscena, perché un cattivo pensiero in questo senso ha attraversato la mente del presidente azzurro, nella settimana successiva a Pasqua. Il modo in cui il Napoli era uscito dall’ Europa League, la successiva sconfitta interna con l’ Atalanta facevano temere una caduta libera a fine stagione. E così nasce, e va contestualizzata al momento, la telefonata del direttore sportivo Cristiano Giuntoli a Gian Piero Gasperini, vecchio pallino di De Laurentiis che nella primavera del 2011 lo incontrò nei suoi uffici, ma poi decise di tenere un anno ancora Walter Mazzarri. Quello di Giuntoli è stato un sondaggio, nulla di più. Ma che era sintomo di un malessere in quel determinato momento. Tanto che al di là delle dichiarazioni di amore eterno fra le parti non era partita alcuna trattativa per prolungare il triennale. Nel frattempo le 4 vittorie di fila del Napoli hanno rimesso ogni cosa a suo posto e la piena partecipazione di Ancelotti ai piani futuri ne sono la conferma. Se qualche nuvola c’ è stata è stata spazzata via con il venticello fresco dei 12 punti su 12 dopo la doppia sconfitta con Arsenal e Atalanta al San Paolo.

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