Dopo una stagione travagliata, Maurizio Sarri ha centrato non solo la qualificazione in Champions, ma è anche in finale di Europa League. Dopo aver conquistato l’accesso in finale, ai rigori contro il Francoforte, l’ex tecnico del Napoli si svela, in esclusiva, alla “Gazzetta dello Sport“:
“Se cinque anni fa mi avessero detto che avrei giocato la finale di Europa League, forse mi sarei incazzato. Perché il mio obiettivo è arrivare in finale di Champions e magari vincerla”.
“Qui c’è il meglio del meglio. In Inghilterra sto bene e voglio restarci. Se mi manca qualcosa dell’Italia? Per me la vita è uguale da tutte le parti. Lavoro quattordici ore al giorno. E quando non lavoro, penso al lavoro”.
DALLE CRITICHE AI COMPLIMENTI—
Il vento è cambiato. E il tecnico del Chelsea lo sa bene: “In Inghilterra è davvero tosta. Guarda il livello del campionato: c’è il top. È il migliore del mondo. Tre mesi fa scivolammo in classifica e ci bastonarono con le critiche. Ora ci riempiono di complimenti, ma andare a Baku e non conquistare la coppa sarebbe una delusione. Noi vogliamo il trofeo, ma contro l’Arsenal non sarà facile“.
L’allenatore toscano però non può dimenticare il suo passato: “Grande emozione? Sì, ma quelle che ho provato a Napoli restano irripetibili”.