Gazzetta: “Juve-Napoli, le differenze sono due. Mertens-Insigne, Ancelotti ha reso felici i napoletani”

Come sarà Juventus-Napoli? Mah, una bella partita… tra alti e bassi. In attacco, poco ma sicuro: la Juve comincia con Ronaldo e Mandzukic, entrambi in zona metro e novanta, mentre il Napoli gioca con la coppia d’ attacco più bassa d’ Italia, Mertens più Insigne. Se dev’ essere confronto tra le prime due squadre d’ Italia, che sia confronto di stili. Il calcio è bello anche per questo, perché quei quattro sono avversari diretti. Nella boxe non si guarderebbero nemmeno, nel basket e nel volley farebbero nel 99% dei casi ruoli diversi. Il pallone, democraticamente, consente confronti.

CRISTIANO-MARIO Allegri non cambierebbe la sua coppia con quella di Ancelotti perché Ronaldo e Mandzukic, per una squadra che deve vincere, sono una garanzia. Cristiano e MM infatti si sono trovati subito, un po’ perché sono compatibili – su Mario «nuovo Benzema» si è scritto dall’ estate -, un po’ perché si somigliano. Due vincenti, due duri. Cristiano è mille volte più mediatico, ma entrambi alzano il livello se la partita scotta. Cristiano ha segnato in tre delle cinque finali di Champions vinte, Mandzukic ha firmato in finale di Champions e del Mondiale. Ovviamente arrivano al risultato in modo diverso. Cristiano era un’ ala da dribbling e fantasia, è diventato un attaccante che parte da sinistra ma vive per l’ area: quando può, senza troppe domande, calcia. Mandzukic all’ opposto in teoria è un centravanti ma aiuta la squadra come un mediano. Quei due si parlano il giusto ma si piacciono… e non è raro che nelle sfide di fine allenamento decidano di restare insieme: loro contro i compagni. Allegri domani alle 18 dovrebbe cominciare dal solito 4-3-3, messo da parte per Juve-Bologna. Cristiano e Mandzukic più Bernardeschi, favorito su Dybala. Fin qui, ha funzionato. Nella grande alternanza dell’ attacco juventino, Ronaldo ha segnato 3 gol, Mandzukic 2.

LORENZO-DRIES Insigne e Mertens sono infinitamente diversi. Intanto, nelle operazioni di peso «regalano» alla coppia juventina 45 centimetri e 48 chili. Soprattutto, si esaltano nel dribbling: la taglia XS non è un limite, è un vantaggio. Tra l’ altro, se li chiamate «nani» è probabile non si offendano. Insigne era addirittura soprannominato così in Primavera, quando lo allenava Ivan Faustino, ma anche Mertens si è sempre divertito a stuzzicare i giganti. Raramente però sono riusciti a mettere in difficoltà i corazzieri della Juve, forse perché hanno sempre giocato troppo lontani, esterni nel 4-3-3 di Sarri. Ancelotti ha deciso di metterli vicini come mai prima e la coppia sembra funzionare bene: 5 gol in A per Insigne, 1 per Mertens.

IL CONFRONTO Differenza numero 1, la costruzione del rapporto. Ronaldo e Mandzukic si sono guardati da lontano, probabilmente si sono stimati. Insigne e Mertens sono insieme da anni. Sono stati rivali per un posto ai tempi di Benitez e all’ inizio con Sarri, però hanno rinnovato i contratti nel momento in cui sembravano sul punto di andar via. Come se avessero scelto di rimanere uno di fianco all’ altro. Ancelotti infatti racconta che sono bastati 20′ di allenamento per trovare l’ intesa da attaccanti. Differenza numero 2, la concorrenza. Gli juventini non hanno rivali: se stanno bene, giocano. Mertens invece deve vincere il duello con Milik, decisivo con Fiorentina e Parma. Domani però dovrebbe toccare ancora al belga, largamente favorito sul polacco col 99.

DE GUSTIBUS Alla fine, è questione di gusti. Preferite le due torri o i due slalomisti? Poco ma sicuro, è bello vederli insieme. Gli juventini sono contenti di avere Ronaldo e Mandzukic nelle grandi battaglie di primavera, i napoletani sono felici di non dover pensare autonomamente che, se si scalda Mertens, deve uscire Insigne. Quello sì, era crudele.

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