Coppa del Mondo per Club, possibile rivoluzione: questi i cambiamenti

Il Mondiale per Club sarà un torneo completamente diverso a quello di adesso. Non è ancora ufficiale, perché prima serve l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Direttivo della FIFA (si riunirà a giugno, prima dei Mondiali in Russia), ma l’orientamento sembra essere proprio quello di procedere con una vera e propria rivoluzione della Coppa del Mondo per Club.

La competizione di oggi è già di per sé un’evoluzione della vecchia Coppa Intercontinentale, quella dove in una gara secca si affrontavano le vincenti di Coppa Campioni e Copa Libertadores.

L’attuale formula per consentire ogni anno a una squadra di arrivare sul tetto del mondo è invece un mini-torneo a eliminazione, dove oltre alle squadre vincitrici dei due massimi trofei internazionali di cui sopra, si aggiungono pure i campioni del centro-nordamerica, dell’Africa, dell’Asia, dell’Oceania e la squadra vincitrice del campionato della nazione ospitante. Molti sono i difetti contestati a questa stipulazione: su tutti l’eccessiva prevedibilità, visto che nelle ultime 11 edizioni hanno vinto in 9 occasioni le squadre europee. In secondo luogo poi l’intasamento del calendario che ne deriva (si gioca a dicembre) e il poco appeal generato.

La nuova Coppa del Mondo per Club

Ecco perché l’attuale segretario generale della FIFA, Zvonimir Boban, sta lavorando da tempo a una rivoluzione della Coppa del Mondo per Clubche, a partire dal 2021, dovrebbe vedere la luce. L’idea dell’ex calciatore del Milan, espressa nel corso di un’assemblea svoltasi a Zurigo e anticipata da La Nacion, è quella di una competizione che andrà in scena ogni 4 anni (ovviamente in quelli in cui non sono previsti altri appuntamenti internazionali di alto livello).

Questa si svilupperà su 18 giorni (compresi 3 weekend) tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, in modo da non andare a intaccare gli altri impegni dei club e garantendo allo stesso tempo la massima esposizione mediatica possibile.

La formula prevista da Boban è particolarmente affascinante, con 24 squadre partecipanti (sono state considerate anche ipotesi a 12, 16 a 32), suddivise in 8 gironi composti da 3 ciascuno. Le prime classificate di ogni gruppo accederanno alla fase a eliminazione diretta, che partirà dunque con i quarti di finale. Si tratterebbe quindi di 31 partite ogni 4 anni, con un risparmio del 35% rispetto alle 48 complessive che si giocano oggi nel giro di un quadriennio.

Quali squadre parteciperanno

Ora andiamo a vedere anche quali saranno le squadre che potranno prendere parte, tenendo conto però che si tratta ancora di proposte. L’idea è quella di garantire all’UEFA il 50% dei posti (12), poi almeno 4 al Sudamerica (le quattro vincitrici delle ultime edizioni della Copa Libertadores), 2 a testa per Africa, Asia, e centro-nord America, uno al Paese ospitante e l’ultimo da decidere (tramite spareggio) tra l’eventuale quinta squadra sudamericane e una dell’Oceania.

I 12 club europei a ottenere la qualificazione saranno le 8 finaliste delle precedenti quattro edizioni della Champions League, più le 4 vincitrici dell’Europa League.

E se qualche società avrà ottenuto più volte certi obiettivi, allora ne saranno selezionate altre in base al ranking FIFA. Lo stesso discorso vale anche per la Copa Libertadores, mentre lo spareggio con l’Oceania se lo dovranno giocare in un mini playoff le ultime 4 squadre ad aver vinto la Copa Sudamericana (l’equivalente dell’Europa League). Un progetto ambizioso e affascinante, quello della nuova Coppa del Mondo per Club. Che salvo colpi di scena dovrebbe vedere la luce a partire dal 2021.

Fonte: foxsports.it

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