Stregati da Mertens…

Alzate gli occhi al cielo e vedrete lo scintillio intrigante delle stelle. Se avrete fantasia e un pizzico di romanticismo riuscirete anche a intravedere il loro sorriso. Sorriso affascinante, libidinoso di una palla che lenta, fluttuando come una trattola, ruota sull’asse terrestre con la dolcezza di una magia. Attirata a terra dalla forza di gravità del talento cristallino, al limite del divino, amoreggia con la rete dopo aver scavalcato Puggioni. È l’ennesima perla del 14 azzurro, l’ennesimo sigillo della classe che danza tra l’umano e il sovrannaturale di Dries Mertens. Al 20º del primo tempo gli azzurri mettono la freccia per ristabilire l’ordine gerarchico in classifica. Juventus scavalcata e sguardo fisso all’orizzonte. Sognare è legittimo, un obbligo morale. Il Napoli lascia sfogare il Benevento giusto un quarto d’ora per poi colpirlo lì dove non ha rivali in Italia: con la tecnica. Gli uomini di Sarri palleggiano con armonia e calma, pazienza e sicurezza disarmante. Spostano il fronte di gioco da destra a sinistra, sfiancano l’avversario fino a metterlo all’angolo. Come consumati giocatori di biliardo ricercano il pertugio migliore per imbucare il mal capitato di turno. Dopo il vantaggio il copione non cambia, anzi. Il possesso palla aumenta i propri giri al punto di chiudere la prima frazione di gioco con un imbarazzante 65%. Il volenteroso Benevento ci ha provato, ha corso e sudato la maglia con orgoglio e volontà. Troppa la differenza di valori, troppa la distanza tra la capolista e la neopromossa campana. Il Napoli amministra, senza affanno forte del vantaggio e, ad inizio ripresa, come una serpente inietta l’ultimo morso di veleno e il Benevento è KO. La partita poteva essere riaperta poi da un rigore assegnato agli uomini di De Zerbi, magistralmente rettificato dall’ausilio del Var.

Se il Napoli stanotte è stato stregato dalla magia di Mertens, i tifosi azzurri hanno visto le streghe nel vederlo a terra dopo un fallo subito in mezzo al campo. Le immagini evidenziano una torsione irregolare della caviglia. La paura serpeggia soprattutto in virtù del prossimo impegno per nulla facile e scontato di settimana prossima contro l’eccellente Lazio di Inzaghi. Filtra però ottimismo, presto ancora per stilare un verdetto definitivo. La sensazione è che possa recuperare, così come tutti si augurano.

Il Napoli esce da Benevento con rinnovate certezze di forza ed autorità giusta per arrivare fino in fondo al traguardo scudetto. Esce però anche con un interrogativo relativo alla rosa. Il piccolo infortunio di Mertens alimenta, a a poche ore dalla fine del mercato, il sospetto e la convinzione che forse qualcosa poteva essere fatto per regalare a Sarri qualche alternativa in più. Non resta che incrociare le dita e sperare che il belga possa essere della gara sabato prossimo. Diversamente, così come stasera, il Napoli non avrà nessun attaccante. Sarebbe una pecca, oltretutto non da poco.

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