Il punto debole – La crisi del capitano

Il Napoli impatta una brutta partita contro il Chievo e vede avvicinarsi le dirette antagoniste nella lotta per il tricolore. A Verona si è vista una squadra lenta e con le idee piuttosto appannate. Forse era inevitabile il rallentamento dopo un inizio stagione da fuochi pirotecnici ma bisognerà ricompattarsi al più presto se veramente si ambisce a vincere il campionato. Ormai è chiaro il momento di flessione di alcuni uomini cardine, tra tutti sicuramente Hamsik e Mertens. Il primo è da ormai diverse partite in palese difficoltà. Non si riesce a comprendere se sia un problema fisico o psicologico. Una cosa è certa, fino a questo momento si tratta della stagione peggiore da quando è arrivato all’ombra del Vesuvio. Eppure Sarri ha avuto sempre fiducia in lui schierandolo dall’inizio di ogni gara, ma fino ad ora Marekiaro non ha ripagato la fiducia del suo allenatore. In alcuni frangenti della partita sembra avulso dal gioco della squadra, corre poco e segna meno, lontano parente del calciatore che avevamo imparato a conoscere, incursore e trascinatore del centrocampo partenopeo. Forse sarebbe il caso di farlo rifiatare per un breve periodo per poi riproporlo in tutto il suo splendore. D’altra parte la mediana azzurra è il comparto più attrezzato della rosa azzurra, con uomini di grande qualità quli Rog e Zieliski che potrebbero sostituirlo al meglio fino a quando non si ristabilisce. Altra nota negativa nelle ultime giornate è sicuramente Dries Mertens. Ha avuto un’involuzione tecnica alquanto evidente, non riesce più ad essere aggressivo e letale come un tempo. Eppure il belga anche quest’anno era partito alla grande con prestazioni e reti degne di un vero fuoriclasse, ora sembra entrato in una zona d’ombra che gli oscura le sue preziose giocate. Dries dovrà sfruttare al meglio la sosta imposta dalle qualificazioni mondiali, per ritornare ad essere il folletto imprendibile capace di spaccare da solo le partite e di inciderle profondamente. Rimane comunque il problema dei ricambi nel reparto avanzato. Con l’infortunio di Milik, che rientrerà solo nel prossimo anno, gli uomini nel settore offensivo rimangono pochi, con abbondanza di esterni ma con penuria di punte centrali. Durante un’intera stagione non si può pensare di giocare solo con un centravanti di ruolo come è ormai diventato Mertens. La società dovrà trovare qualche soluzione nel mercato di riparazione di gennaio, se intende seriamente lanciarsi verso il terzo scudetto.
A cura di Ferdinando Guma

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