Sembrava dover essere Alberto Grassi l’erede vero di Allan o addirittura di Hamsik, come chiesto dal mister questo inverno. Una mezzala sinistra, insomma, secondo Sarri che però ha giocato ben zero minuti. Per lui tanta panchina e tribuna, maledetto anche da un infortunio al ginocchio (trauma distorsivo) a pochi giorni dall’arrivo all’ombra del Vesuvio che ha peggiorato – di non poco – la situazione. Non si sa se per poco feeling o per automatismi non ancora recepiti, ma i dieci milioni depositati nelle casse dell’Atalanta non hanno fruttato, anzi il centrocampista classe ’95 nella scorsa sessione di mercato è stato rispedito al mittente (in prestito) e, purtroppo, nemmeno con Gasperini si è ritagliato lo spazio che s’aspettava. Nazionale under 21, ha però fatto molto meglio con la maglia azzurra dell’Italia segnando e garantendo prestazioni d’alto livello.
La cantera bergamasca, si sa, sforna sempre talenti d’alta scuola così De Laurentiis ha voluto anticipare l’eventuale concorrenza sborsando una cifra piuttosto alta per un giovane sì promettente ma con appena 3/4 mesi in serie A all’inizio del 2016. Grassi, per il momento, resta ancora un oggetto misterioso e, considerando i tre nuovi innesti che portano il nome di Zielinski, Rog e Diawara, sarà altrettanto difficile vederlo di nuovo alla corte di Sarri la prossima estate. Tutto, ovviamente, può succedere ma la quantità non è stata ripagata con la giusta qualità. Sicuramente l’acquisto peggiore dell’anno.
