Tre-s magnifique Napoli!

Occorreva una scossa, una vittoria che desse un freno al pessimismo che serpeggiava tra i tifosi. Prestazione sontuosa, altisonante in ogni elemento e qualità esaltata da giocate sopraffine per il palato di chi mastica calcio champagne. E’ un Napoli “francese” quello che demolisce l’Inter e la confina a distanza siderale dall’entrare in partita. Bastano due minuti per il vantaggio a firma di Zielinski e altri quattro per raddoppiare il distacco con il capitano Hamsik. Un autentico monologo degli uomini di Sarri che non sbagliano nulla. Gli azzurri corrono rapidi e la palla viaggia a velocità anche maggiore, triangoli e fraseggi stretti che ubriacano i nerazzurri incapaci di opporsi al dominio totale e dittatoriale del Napoli. La squadra trascina il pubblico estasiato dalla poesia delle trame sul rettangolo verde e, a loro volta, invogliano gli azzurri a non placare il loro passo che, minuto dopo minuto, diventa sempre più baldanzoso e sfarzoso di qualità rara e prelibata. L’opera si completa nella ripresa, il concerto di firme ad alta concentrazione di qualità si arricchisce del sigillo del Magnifico che, su azione di calcio d’angolo, confeziona il cioccolatino finale all’abbuffata di gioco azzurro della serata. Applausi a scena aperta e giubilo che si impossessa del San Paolo finalmente ritornato ad essere un girone dell’inferno per gli avversari. Ogni speranza avversaria è, infatti, seppellita dai colpi di biliardo azzurri che trascinano poi la partita fino al fischio finale. Anche Rizzoli, comprendendo la situazione, non concede nemmeno recupero alla partita più bella della stagione del Napoli.

Un dicembre fa, la storia di un primato – Lo scorso dicembre il Napoli proprio contro l’Inter conquistava dopo 25 anni il primato in classifica. Oggi la classifica recita numeri diversi ma la prestazione, a dispetto delle previsioni, è superiore a quella della passata stagione. “Al di là del risultato” è uno degli striscioni più gettonati nella curva partenopea e stasera è il tema dominante della partita. Per una sera la classifica non conta, il distacco dalle avversarie è nullo perché il calcio è passione e divertimento. La vittoria di stasera riconcilia pubblico e squadra, critici e buonisti sotto un’unica bandiera: quella azzurra che garrisce sotto un cielo di Napoli che sembra presagire una nuova rinascita azzurra. Se a dicembre gli uomini di Sarri riescono a stupire, scalando i vertici delle classifiche, finalmente il mese d’oro del Napoli è giunto e fino alla sosta la rincorsa ai primi posti dovrà essere, come stasera, implacabile e condotta dallo stesso istinto cannibale. Il cammino è lungo e il Napoli di stasera è quello che tutti i tifosi e, sicuramente anche Sarri, volevano. Con questa grinta e determinazione ossessiva si possono costruire i risultati più importanti.

La notte di Napoli certifica la fine della “nuttata” azzurra e ora, se questo è un sogno, nessuno vorrà svegliarsi. Ma se la vita è realtà e non sogno, ora toccherà a noi tutti trasformare una notte da sogno in certezze consolidate per rinvigorire una classifica che, questo Napoli, non merita di avere a fronte della qualità che germoglia sempre più (vedi Rog).

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