L’azzurro dopo la pioggia!

Pioggia battente su Udine, tanto forte ed intensa da mettere in discussione anche il regolare svolgimento della partita. Il grigio domina la scala dei colori in quello stadio dove, pochi mesi fa, il Napoli perse sia lo scudetto che Higuain. Ogni tempesta, però, non può godere del potere di essere eterna. La pioggia purifica e cancella ogni cosa brutta, rinfranca la coscienza mettendola a nudo. In un contesto simile, in cui la vittoria era necessaria come l’aria, Insigne fa pace con se stesso. Il folletto di Frattamaggiore sigla una doppietta decisiva tornando al gol dopo un lungo digiuno. Il 24 azzurro, nella ripresa, si trasforma nel fulmine che trafigge la resistenza dell’Udinese sfiorando anche la clamorosa tripletta se la traversa non si fosse messa di mezzo. L’azzurro di un nuovo cielo sereno si apre sul Napoli, le nuvole della crisi allontanate così come quelle di un Insigne perduto e smarrito in giochi pericolosi. L’arcobaleno della rinascita é sbocciato, seppur non completamente, ed è pronto ad esplodere quando finalmente la squadra potrà riaccogliere Milik: la saetta con cui incenerire gli avversari.

L’inizio non è male – Le tante domande sorte nelle ultime settimane cercavano risposte convincenti e, soprattutto, sostenute dalla concretezza dei tre punti per riprendere la marcia in campionato. Il Napoli c’è, risponde proponendo il proprio gioco paziente e sicuro che, prima o poi, la resistenza avversaria sarebbe caduta. Non è ancora un Napoli brillante, sfavillante ma sicuramente è un Napoli spiccatamente cinico e capace di raccogliere il massimo possibile dai propri sforzi. Ancora qualche errore di troppo  in fase di palleggio e qualche centimetro sbagliato in fase di ultimo passaggio ma, a dispetto dei critici cronici, il Napoli sta iniziando a vedere la luce dal tunnel in cui sembrava sprofondato. La tempesta sembra essere passata, il sole si fa largo tra le nuvole ed è solo questione di tempo che tutto risplenda di quella luce che, fatti alla mano, ha permesso agli uomini di Sarri di essere la perla più lucente della Serie A. L’arcobaleno di una ritrovata compattezza è la base da cui ripartire per riacciuffare il futuro radioso tanto sospirato. 

L’inverno è prossimo ma, non dimentichiamolo, siamo a Napoli e   “indu o paes d’ ‘o sole” la pioggia e il buio non son ben accetti. Il sole baciato dall’azzurro del cielo è la cornice di una meraviglia capace di incantare.

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