CdS – Napoli, pressing su Strinic. Il suo contratto scade a giugno

NAPOLI – Ci siamo: perché la giostra sta per partire (ufficialmente) e per evitar la ressa conviene salirci su in anticipo, «fregando» sul tempo la concorrenza, provando ad evitare la «folla» e – di conseguenza – le aste che distrubano non solo il bilancio ma anche l’umore. Si scrive mercato, però si legge caos: è la vita, di questi tempi, a gennaio ma ancor di più d’estate, in quella fascia di calcio chiacchierato in cui vale tutto e l’esatto contrario, in cui persino un sospiro è una notizia in gestazione.

FUORI UNO Manolo Gabbiadini (23 lo scorso 26 novembre) è il botto che apre le danze: esterno di destra e di sinistra, seconda punta o anche centravanti, un tuttologo niente male che ha piedi buoni, capacità balistica, sensibilità sulle punizioni, altruismo. E’ l’esterno offensivo per affrontare l’emergenza spalancata dall’infortunio di Insigne, è l’alter ego di Callejon, di Hamsik, di Mertens e persino del Pipita, è il profilo ideale da andare ad inserire nel «progetto» perché ha l’età giusta e costi (teoricamente) contenuti. Le firme arriveranno, assecondata la filosofia di De Laurentiis che non ignora – mai e poi mai – l’esclusiva sui diritti d’immagine, un proprio cavallo di battaglia. Però ci siamo.

SVOLTA A SINISTRA – Sarà un mese vibrante e non bisognerà aspettare gennaio perché ciò accada: già a dicembre s’avverte quel movimento sussultorio che sa di rinnovamento. La fascia mancina è esposta a folate di vento, dopo che Zuniga ha lasciato un buco e Ghoulam ne spalancherà un altro, dovendo andarsene in Nazionale per la coppa d’Africa: è per questo che Ivan Strinic (28 a luglio) è divenuto un punto di riferimento, godendo anche – dal primo gennaio – d’un regime di libertà assoluta garantitogli dalla scadenza del contratto con il Dnipro.

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