Una poltrona per due, anzi, una fascia per due. La continua staffetta tra Mertens ed Insigne ha sempre lasciato sorpresi i tifosi. Benitez, più di tutti, sa quanto valgano i suoi gioielli e quale fortuna abbia ad averli entrambi sempre pronti a contendersi il posto, vogliosi di fare bene per giocare con continuità. Tanti si chiedono perché un talento puro come il belga, resti spesso in panchina per far spazio al giovane di Frattamaggiore e alcuni, probabilmente, una risposta ce l’hanno.
Lo spagnolo non ha mai avuto nessuna “preferenza” a riguardo, gioca chi sta bene, ma la cosa importante è che confidi ciecamente in entrambi, per permettere al talento ex Pescara di crescere, migliorarsi e anche imparare un ruolo che non è propriamente il suo (senza dimenticare che è l’attaccante che ha recuperato più palloni nello scorso campionato, ben 180). L’altro, lo scattante folletto, non se ne cruccia e sa che dovrà dare il doppio subentrando a partita in corso, consapevole che una sua magia e la superiore esperienza possono addirittura cambiare le sorti di un match. Un promettente campioncino ed uno ormai già affermato.
Insomma, i due si completano perfettamente perché il sacrificio di correre, difendere e attaccare per quasi tutta la partita di uno, corrisponde a quello dell’altro di incidere negli ultimi minuti. Un duo “formidable”, detto alla francese. Sicuramente quattro polmoni sono meglio di due, dato l’arduo lavoro che mister Benitez pretende dai suoi, spesso il suo gioco ha come punto focale la fantasia offerta dalle fasce, fondamentali nel 4-2-3-1 Rafaeliano.
Fiducia è la parola chiave, ricompensa e riconoscenza sono le risposte. E per adesso, entrambi sono promossi.
