Dazn – Colantuono: “Mi aspettavo questa gara, nell’intervallo qualcuno dei miei ha vomitato. Non mi piacciono le norme sul Covid”

Ai microfoni di Dazn, al termine della gara con il Napoli, ha parlato l’allenatore dei granata Stefano Colantuono, che ha commentato la sconfitta odierna. Queste le sue parole:

La sconfitta è netta e c’è poco da dire, ma per vedere il bicchiere mezzo pieno, ripartirà dal primo tempo?

“Direi di sì. La gara me l’aspettavo così, tutte le squadre che giocano contro il Napoli devono chiudersi e ripartire e l’avevamo fatto bene. Senza toccare l’emergenza, anche se avevamo la rosa all’osso, anzi mi permetta di ringraziare i ragazzi per la prestazione e l’impegno; sono stati stoici, anche perché a fine primo tempo tutti i negativi dal Covid hanno rigettato, Schiavone si è fatto male e tornava dal Covid. Una serie di problemi grossi, che eravamo riusciti a mascherare nel primo tempo, però abbiamo finito sotto per 2-1 e va bene, ripartiremo da qui; io sto leggendo una tesi di Rita Guarino, che parla di allenarsi agli imprevisti e noi lo stiamo facendo da tempo. Vi consiglio di leggerla”.

Prima Sabatini ha detto che non c’erano i rigori. Per Marelli i rigori sono dubbi e il Var li doveva togliere; il rigore su Elmas non doveva essere assegnato e Veseli non doveva essere ammonito. Sul secondo rigore il braccio è troppo largo. Si sente di dire qualcosa?

“No, perfetto. Marelli è un libro stampato”.

E’ difficile trovare le parole giuste. Ciao mister, sono Ferrara, ti faccio un piccolo appunto né tecnico né tattico:

“Lo accetto volentieri”.

Perché hai detto prima della gara che era una gara già persa. Perché hai fatto passare questo messaggio?

“Ti ringrazio per la domanda e faccio chiarezza. Io ho detto che avremmo dato tutto nonostante l’emergenza, poi se qualcuno fa un titolo diverso non è un mio problema. Noi abbiamo problemi con il Covid, ora c’è pure la norma sul 35% della rosa, e ieri si sono negativizzati due che non ho potuto convocare perché inidonei. Ho detto questo, non ho mai detto che avremmo perso. Io non mi piango mai addosso, non è nel mio DNA e voglio lottare fino all’ultimo. Ho vissuto situazioni ben più gravi, per cui figuratevi se mi spaventa venire a giocare a Napoli, che in ogni caso era favorito e resta più forte. Poi sì, a me le norme sul Covid non piacciono e non ho ancora capito i regolamenti. Possono essere migliorati”.

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