Simeone: “Vogliamo vincere la Supercoppa e ritrovarci. Gol? Non mi importa se non serve alla squadra”

L’attaccante del Napoli Giovanni Simeone ha parlato ai microfoni di Mediaset della squadra, della sua situazione e della Supercoppa. L’argentino ha commentato le sue poche presenze e la sua difficoltà nel trovare la via del gol, facendo però capire evidentemente come in questo momento la priorità sia il gruppo e la vittoria della competizione. Ecco le sue parole:

 “La Supercoppa ha un significato molto importante per noi, perché abbiamo vinto lo scudetto. Ovviamente proveremo a giocarcela contro la Fiorentina, che sarà una partita molto difficile. Poi quello che succederà lo affronteremo dopo questa partita”.

Come mai tante difficoltà a fare gol? “Quando uno non inizia bene il campionato e ci sono delle difficoltà, è chiaro perdi un po’ quella brillantezza e quella fiducia che hai quando le cose vanno bene. Credo che dobbiamo stare uniti, tifosi, società e giocatori dobbiamo restare uniti. Parlare poco e non pensare a chi segna o no. La verità è che tutti vogliamo che il Napoli torni ad essere quello che è sempre stato”.

Quanto è complicato giocare pochi minuti e dimostrare? “Non è né stressante, né pesante. E’ provare di dare una mano alla squadra. Parlando della mia situazione, è normale che uno vuole sempre cercare di dare una mano nel momento di difficoltà. Quando le cose vanno bene, la squadra va da sola, uno vuole sempre esserci perché semplicemente le cose stanno andando bene. Quando, invece, le cose vanno male uno vuole cercare di dare una mano in più. Questi sono momenti in cui un calciatore deve pensare a far tornare la squadra ai suoi livelli”.

Sei contento del tuo momento? “Sono in un momento in cui vorrei sempre di più, non sono contento. E’ chiaro che la squadra ha bisogno sempre di stare al massimo, quindi quello non mi permette mai di essere felice. A livello individuale voglio sempre di più, un calciatore vuole sempre e dimostrare”.

Un gol e la Supercoppa migliorerebbe la tua situazione? “Non un gol, ma vincere e la squadra torni in sé, questo mi renderebbe felice. Potrei fare anche un gol, ma se non conta per la squadra non vale per niente”.

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