In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Eduardo Cardillo, presidente del Napoli Club Tribunale: “Io sono tifoso non solo di Koulibaly come calciatore, ma anzitutto dell’uomo Koulibaly. Ha fatto dell’antirazzismo una bandiera che porta in giro per il mondo. Un giocatore che sente quei cori si infastidisce e può avere delle reazioni, che non giustifico. Dobbiamo fare attenzione, però, perché nel paese sta montando un razzismo a tutti i livelli contro coloro che sono diversi. Questa è la cosa più becera che può sopportare un paese come l’Italia. Il ministro Salvini sta adottando delle pratiche sconvolgente quando dice di voler ricevere i vertici del tifo organizzato. Quel segmento o si organizza in termini di civiltà, ma di certo non può diventare interlocutore. Mazzoleni quello che doveva fare non lo ha fatto e se lo avesse fatto probabilmente oggi non staremo nemmeno a parlare dell’applauso di Koulibaly all’arbitro. Poi io non penso che quello di Koulibaly fosse un fallo. Se ne fanno migliaia di falli così e se anche lo consideri fallo, memore di quello che sta succedendo, tu non gli dai il fallo e gli dai anche l’ammonizione. Chi ha un colore di pelle diversa non può essere oggetto di quel lerciume, Mazzoleni”.
”Agguato? Mi chiedo dov’è l’intelligence della Questura di Milano. Questi venivano da Nizza e Varese. Sono cose che si pianificano a quei livelli. Hanno impiegato forse settimane per pianificare questo attacco. Cardona doveva fare mea culpa”.
”Capitano Koulibaly? Sicuramente, ma di Asamoah o Keita capitani non so che farmene. Sarebbero dovuti intervenire”.
