Napoli e lo scudetto proibito, questione di mentalità

Negli ultimi dieci anni l’SSC Napoli è stata l’unica squadra insieme a Roma ed Inter a dimostrarsi essere l’effettiva anti-Juve. Il dominio bianconero è stato indubbiamente schiacciante a causa di un mercato che ha sempre colpito le dirette avversarie, vedi Higuaìn, Pjanic e Benatia fra i tanti, e ad un’idea di gioco basata essenzialmente sul portare i 3 punti a casa. La squadra partenopea ha ogni anno combattuto per ritrovare uno scudetto che manca ormai da troppo tempo. Tanti sono stati gli investimenti, differenti le scommesse; tanti sono stati i campioni che hanno vestito d’azzurro e hanno illuso il popolo napoletano. Dopo l’uscita di scena della Juventus è subentrata una squadra, l’Inter, allenata da colui che ha aperto il ciclo bianconero: Antonio Conte. Dovunque è andato ha sempre convinto e grazie al suo modo e sistema di gioco ha scritto pagine importanti della storia del calcio italiano ed estero. Ma una cosa che ha sempre contraddistinto l’allenatore leccese è la mentalità, quella che manca e che è mancata alla squadra allenata da Sarri, Ancelotti, Gattuso e Spalletti. La partita fra Napoli-Inter di ieri sera è stata l’emblema di questa mancanza: la scelta di accontentarsi di un pareggio, comunque ottenuto contro una grande squadra, e soprattutto la decisione di non tentar l’affondo neanche all’ultimo pallone della partita dimostra che il Napoli non ha la giusta motivazione per vincere un trofeo e tutto ciò parte da Luciano Spalletti. Il mister toscano che finora ha condotto una grandissima stagione e che sta trionfando nel portare l’obiettivo stagionale in porto, ha dimostrato ancora una volta di tardare troppo i cambi: Dries Mertens, il miglior marcatore della storia del Calcio Napoli, ha fatto il suo ingresso in campo solamente all’84’ quando ormai l’Inter aveva perennemente il pallone fra i piedi e giocava la partita per vincere anzichè difendersi. Non è un risultato deludente, anzi, perchè la corsa scudetto è ancora aperta ma la vera difficoltà del Napoli oggi e come è stata ieri, vedi il 3-0 viola nel 2018 e l’1-1 contro il Verona recentemente, è la mentalità.

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