Il desaparecido

Hirving Lozano, la più grande delusione di questa maledetta stagione: il messicano è a Napoli ormai da più di 10 mesi, ma non ha mai lasciato veramente il segno in questa stagione tribolata.

Su di lui pesano soprattutto i 50 milioni spesi(male) per il suo cartellino: il giovane messicano aveva ben impressionato nel Psv Eindhoven di Van Bommel come seconda punta, segnando pure a San Siro contro l’Inter di Spalletti.

La sua propensione a giocare come seconda punta ha conquistato Ancelotti, che lo voleva come partner d’attacco di Milik o Mertens, dopo che Insigne aveva espressamente richiesto di tornare a giocare sulla fascia come in Nazionale; re Carlo è riuscito a convincere De Laurentiis a spendere questa cifra onerosa per il messicano.

Al’inizio, quest’investimento sembrava azzeccato: nell’esordio contro la Juventus, infatti, Lozano entrò nel secondo tempo e fu bravo a segnare il 3-2 bruciando De Ligt sulla corsa e anticipando Szcesny.

Durante le prime partite di settembre, Lozano, insieme a tutta la squadra, viveva un momento molto positivo e, nonostante alcune difficoltà di adattamento iniziale, il messicano era autore di prestazioni sufficienti.

Purtroppo, anche lui, come molti elementi in squadra, ha pagato l’ultimo periodo di Ancelotti, in cui la profonda crisi di risultati si era unita a una destabilizzazione dello spogliatoio, completamete abbandonato a se stesso contro Ancelotti e la società.

In un clima del genere è difficile fare bene, inoltre se la tifoseria contesta pure la squadra, per un giocatore da pochi mesi in città è molto difficile: una svolta poteva essere l’arrivo di Gattuso, ma contrariamente a tutto il resto della squadra, El Chucky non ha svoltato.

Purtroppo, Gattuso ha apprezzato le qualità tecniche del giocatore, ma, a parte con il Perugia in coppa Italia, il messicano non ha mai conquistato una maglia da titolare e quando entrava, non riusciva mai a fare la differenza.

Adesso, la notizia di ieri sera che ha sconvolto il mondo del Napoli alla vigilia di una partita così importante, può aver segnato per sempre l’esperienza del messicano in maglia azzurra: l’esterno destro, che può giocare anche a sinistra, si giocherà la permanenza in queste due mesi e soltanto lui può indirizzare il suo futuro con l’atteggiamento giusto.

Se questa cosa non dovesse avvenire, non è esclusa una sua possibile partenza a settembre.

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