Da dove riparte il Napoli di Gattuso

Ci siamo. Dopo tre mesi e mezzo di proclami incriticabili, promesse che con il campo c’entravano poco o nulla, e la continua indecisione di Governo e FIGC sulle date per riprendere il campionato, oggi il calcio italiano riparte. Con la Coppa Italia, ma è pur sempre qualcosa. O almeno questo sembra il leitmotiv alla base della scelta di ripartire in questo modo.

Ma dato che il giudice supremo dello sport è il campo, è meglio concentrarsi su quello. Il Napoli ripartirà domani, nel giardino di casa sua, contro l’Inter. La squadra di Gattuso non gioca dal 29 febbraio (Napoli-Torino 2-1, ndr): per questo, vale la pena chiedersi da dove (e quindi da chi) può ripartire la squadra azzurra.

Da un’identità precisa, sicuramente. Se c’è infatti una nota più lieta di tutte della gestione Gattuso è proprio quella relativa all’organizzazione di gioco. Il Napoli è ritornata una squadra e si appresta a dimostrarlo anche domani. E lo farà, molto probabilmente, con due categorie di calciatori. I senatori (Insigne, Mertens, Zielinski), certo, ma anche e soprattutto quelli che con l’allenatore calabrese hanno aumentato (e di molto) il proprio rendimento.

Fabian da ectoplasma è ri-diventato il top player che l’anno scorso ha incantato tutti, mentre va sottolineata la grande crescita di Manolas, che domani non potrà essere in campo. Ci sarà finalmente Koulibaly, per il quale inizierà finalmente il nuovo progetto azzurro. Uno dei pochi ballottaggi sembra essere quello del portiere, ma alla fine dovrebbe spuntarla Ospina. Gattuso vuole puntare sui suoi uomini, almeno per il momento. Con la speranza che il 18 giugno potremo dire che ha avuto davvero ragione.

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