Serie A dal 20 giugno al 2 agosto, riparte anche la Coppa Italia: ha davvero senso ripartire in questo modo?

Il calcio italiano riparte: è questa la decisione presa in comune accordo tra Vincenzo Spadafora, Ministro per lo Sport, e la FIGC nel corso dell’incontro di ieri a Roma. Secondo le due parti, ad oggi ci sarebbero le condizioni di sicurezza giuste per tornare a giocare: è veramente cosi? Che forma di calcio sarebbe? L’essenza dello sport sono i tifosi, coloro che gioiscono alle gesta dei propri idoli, senza il calore della gente ha tutto meno senso. In Germania hanno provato a “sistemare” la situazione con delle sagome, ma nessun pezzo di cartone può sostituire l’allegria di un bambino nel vedere andare in goal il proprio beniamino. Questa è solo una delle tante controversie. L’altra differenza, anch’essa sostanziale, è il divieto delle esultanze di gruppo ravvicinate. Tutto giusto ai fini delle norme di sicurezza, ma durante la partita? Gli atleti si scontrano e si rincorrono, il contatto fisico nello sport è inevitabile. Non solo quello dei calciatori, anche il lavoro della stampa presente all’evento sportivo è cambiato in modo drastico, ad esempio in Bundesliga le interviste si effettuano con il giornalista in tribuna. Dal meeting di ieri sono emerse anche le date ufficiali, si comincia con i ritorni delle semifinali di Coppa Italia (Juventus-Milan e Napoli-Inter) rispettivamente il 13 e 14 giugno. La Serie A riparte il 20 giugno con i recuperi, per poi riprendere a pieni regimi dal 27. La finale del trofeo nazionale è programmata per il 17 giugno, dopo soli tre giorni dalle semifinali, ciò vuol dire che le vincitrici avranno soltanto 72 ore a disposizione per preparare un’eventuale finale. La fine della massima serie è prevista per il 2 agosto, ma non è detto che tutto si avveri. Il Ministro Spadafora stesso ha rivelato l’esistenza di un piano B e un piano C, in caso ci dovesse essere un altro stop. Da prendere in considerazione anche la cristallizzazione della classifica. Questo campionato è ormai destinato a giocarsi in piena estate, proprio per questo motivo sono stati concordati dei nuovi orari, i quali dovrebbero essere 17:15, 19:30 e 21:45. Le partite sono tante (124), ma i giorni sono pochi, dato che dopo non ci sarà un periodo di vacanza, bensì l’immediata ripresa con la Champions League e l’Europa League. Il Napoli in campionato se la vedrà con il Verona di Juric, che attualmente occupa l’ottavo posto e si trova a solo tre lunghezze dagli azzurri. L’estate calcistica partenopea andrà avanti almeno fino al 7/8 agosto, data del ritorno contro il Barcellona al Camp Nou. In caso di passaggio del turno, gli uomini di Gattuso scenderanno in campo anche tra l’11 e il 12 agosto per l’andata dei quarti di finale di Champions League. Le coppe europee termineranno entrambe entro fine agosto. Detto questo, ha davvero senso ricominciare?

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