EDITORIALE – La Dea che non sorride al Napoli

Non è stato mai facile affrontare l’Atalanta, squadra da sempre arcigna e che in casa ha collezionato diverse vittorie a discapito degli azzurri. L’ultima la scorsa stagione, in cui Sarri non è riuscito mai ad impensierire la compagine comandata da Gasperini.
Uno a zero all’andata con gol di Petagna; al ritorno, il 25 febbraio, doppietta di Caldara che zittì tutto il San Paolo. Zero punti in due match, zero reti segnate.

Dati lontano dal trend mostrato dai partenopei nel corso dell’annata, segno che gli azzurri tatticamente e fisicamente hanno sofferto (e non poco) gli orobici.
Cosa serve a questo Napoli per vincere? Sulla carta le due rose hanno diversi milioni di differenza, ergo non è una gara per niente proibitiva. Se però non si può sempre puntare sul bel gioco finalizzando con trame e passaggi di estrema precisione, bisogna cacciare l’asso dalla manica come fatto ad inizio campionato.
Anche in quel caso gli azzurri erano andati sotto con il gol di Cristante da calcio piazzato, poi la magia improvvisa di Zielinski da 25 metri che spiazzò gli avversari.
Ecco, serve inventiva, la giocata del singolo che permetta ai napoletani di sorprendere una squadra che è stata costruita benissimo tatticamente, ormai conscia dei difetti e delle virtù sarriane.

Dovrà essere il tecnico azzurro, dunque, a cercare di non farsi trovare impreparato, ma i giocatori più di tutti ad estrarre dal cilindro il loro trucco più importante per portare a casa quei 3 punti fondamentali per il prosieguo in campionato. Servirà il miglior Mertens, il quale dopo un periodo sfortunato scevro di marcature, si dice pronto – attraverso un messaggio simpatico su Instagram – a dare il 100% e ritornare quel bomber prolifico di cui tutti si erano abituati.
Quella a Bergamo sarà la prima partita dopo la sosta, in caso quindi di vittoria il primato sarà consolidato, a prescindere dalla Juve.

Una partita davvero ostica, che pone gli azzurri davanti ad un ostacolo che è parso quasi insormontabile, ma il quale darà linfa vitale in caso di esito positivo.
Chissà se sulla panchina siederà anche Simone Verdi, ad un passo dal Napoli.
Per ora la certezza è una: non mollare di un centimetro affinché il sogno scudetto possa diventare pian piano realtà.

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