Spalletti: “Resterò allenatore anche il prossimo anno. Quando sono arrivato ho trovato un clima peggiore di questo”

Alle 12, andrà in onda la conferenza stampa di Luciano Spalletti, anticipata per mezzo della tappa del Giro d’Italia prevista nella città di Napoli. Sarà un momento molto delicato, visto che il tecnico si ritroverà a rispondere di varie tematiche che hanno colpito l’ambiente. Come sempre, MondoNapoli fornirà la live testuale dell’evento.

“Se le riportassero la Panda ne avrebbe due? Se comincia così lei… La Panda penso che prima di tutto bisogna vedere in che stato ce la ridanno. Se poi hanno fatto tanti km… Se non mi ci fanno ritrovare i cd di Pino Daniele non la riprendo”.

“Sente aria diversa intorno a lei? Può darsi, quando sono arrivato non ho trovato aria di contestazione, ma di indifferenza che è molto peggio. In molti non sentivano più legame quando sono arrivato. In certi momenti mi sembrava di essere il solo a credere in questo Napoli. Oggi che siamo tornati in Champions c’è il rammarico per non aver vinto lo scudetto. In questo mi sento meno solo, siamo molti di più a credere nello scudetto. Andate a vedere le griglie di partenza, in che posizione mettevate il Napoli dopo che Sarri era andato alla Lazio e Mourinho con la Roma? Ci mettevate tutti fuori dalle prime 4. Si sperava tutti di vincere lo scudetto”

“La sua conferma dipende dall’ambientamento? Penso che vivere in hotel sia dedicarsi al lavoro, perché ci sono opportunità per incontrarsi con i napoletani. Però poi ho trovato una soluzione, ho ricevuto il preventivo con un camper, così girerò ogni mese un quartiere della città a partecipare ad ogni festa rionale. Voglio passare a Piazza Dante davanti alla storica libreria Pironti che non ho avuto il piacere di visitare, lui grande uomo e tifoso del Napoli. Avrei fatto volentieri con lui una partita a scacchi o a scopa, come piaceva a lui. Ho cominciato a leggere alcuni suoi libri, me l’ha fatto notare un mio figlio appassionato di pugilato”.

“Come ci è rimasto davanti allo striscione? Sta già lavorando al Napoli di domani? Quando sono arrivato in hotel ho visto dei ragazzi ad aspettarmi e a dirmi che non sono come quelli dello striscione. Stamani ho trovato un A4 benevolo davanti alla macchina nel parcheggio. Se prendo quel foglio lì e ve lo faccio vedere potete farci degli articoli, lo può mettere chiunque per qualsiasi motivo. Quel che diventa importante è che noi e tutto il Napoli il nostro striscione l’abbiamo fatto e firmato su un campionato bello e difficile, dove abbiamo raggiunto il traguardo più importante dopo il campionato. Poi c’è un comprensibile rammarico per quel periodo in cui eravamo in testa e siamo i primi ad esserne dispiaciuti, ma di strada ne abbiamo fatta tanta, i calciatori hanno superato avversità importanti per raggiungere un posto nell’élite del calcio europeo. Abbiamo giocato a Torino in 12, abbiamo fatto vittorie in campi esterni, non sono risultati semplici. Chiaro che ci sii ricorda di quelle giocate lì, però questa squadra bisogna esserne orgogliosi, i ragazzi hanno superato momenti difficili”.

“Il Napoli del futuro? C’è Cristiano con cui si parla tutti i giorni, si parla del futuro della squadra. Si riuscirà ad essere forti con dei calciatori che pensano nella maniera giusta, e sarà così se i tifosi ci sostegno, come un’informazione che ci rispetta, e non che crea 2000 dubbi ad arte perché se si piglia tutte le cose accadute questa settimana non si fa tempo a metterle insieme, qualche miccia è stata messa, dobbiamo avere un ambiente più simile possibile, in campagna non si buttano veleni, per un Napoli c’è bisogno di queste cose qui”.

“Che atmosfera si aspetta domenica? C’è una partita difficilissima e un traguardo come quello del podio da raggiungere. Il calci ha un’unica chance per sopravvivere: essere credibile. Vogliamo fare una partita intensa, vera, per il nostro numero di tifosi, evidenzia che ci sono tanti a sostenerci, bisogna prestare loro una prestazione di livello. Ricordo partite difficilissime come con il Verona, il Genoa d’andata, la Roma che lottava con il Napoli per andare in Champions sono motivi molto importanti per far venire fuori quello che è l’ultima di Insigne al Maradona. Tra i tanti motivi che mi hanno spinto ad accettare questa panchina c’è il lavorare con Insigne, è motivo di grande orgoglio, lo ringrazio per la sua disponibilità nei miei confronti e verso i compagni. Naturalmente, come tutti gli altri ha il merito di aver prodotto questo risultato finale sempre con il rammarico di quel periodo”.

“Avrebbe già firmato il rinnovo? So che si parte da lì, ripeto quello che ho detto a qualcuno, parlate dei vostri dubbi, il terzo anno è troppo in là, qui ci sono novità tutti i giorni, accade qualcosa di nuovo ogni mattina. Stiamo facendo il nostro lavoro in maniera corretta, siamo tentando di valutare anche oltre quello che è la volontà di raggiungere il podio, di pensare a creare un Napoli sempre più forte, nonostante quel che c’è stato in questo periodo, apprezzo chi vuole stimolarci e puntare ad obiettivi sempre più ambiziosi, a volte bisogna combattere con cose fuori misura fatte ad arte che vanno a distruggere i miglioramenti fatti, che sono tanti. C’è arte in questo tentativo lì. Bisogna perdere energie per fare questo. Si tenta di fare una squadra più forte, per il desiderio di veder un Napoli più forte”.

“Provare qualcosa di diverso? La formazione che si ritiene più forte per affrontare una partita difficilissima, il Genoa ha fatto dei passi importanti per quello che è il nuovo corso. Vedrete che ci sarà da soffrire, perché loro attuano questo andare contro di abbiamo parlato nel corso della stagione, sono fisici, frenetici, in tutti i momenti della partita, si mette in campo in base alle necessità e le qualità migliori”.

“Striscioni contro la società? Perché c’è quest’atmosfera? Me lo dovete dire voi che siete più a conoscenza dello storico di questa società, che alimentate dei dubbi sul lavoro che svolgiamo. Perché abbiamo deposto le armi prima di Torino? Perché secondo voi abbiamo deposto le armi prima di Torino? Lei è dentro, risponda siccome sa. Mon mi risponde? Mi delude, mi risponda, faccia rispondere uno dei colleghi. Gli faccio il suo storico, quando dopo ogni sconfitta aveva il dubbio di arrivare in Champions, se ne possono vedere tanti, dove ci ha messo nella griglia. Come mai si diceva che andavano a fare una passeggiata a Torino? Come mai mettete uno striscione in tutte le prime pagine? Tutti i giorni alle 8 sono sempre andato a lavorare, non vedo mia madre da un anno. È successo che arrivo a lavorare e vedo uno striscione, poi parte una telefonata a Sky, si riprende, volevano farsi pubblicità, e diventa buono quel discorso lì, c’edue ragazzi ad attaccarlo, poi parte il titolo. Come mai De Laurentiis ha detto che ero il migliore allenatore, però poi ha detto anche che ero poco partenopeo. È voi che avete preso quello, non il titolo che è un grande allenatore, avete fatto zoom in dove vi interessa per alzare polvere, perché si sarebbe parlato di Spalletti come un grande allenatore, di un Napoli da elogiare”.

“Non so perché c’è quest’atteggiamento, leggo che ci sono contrapposizioni tra i tifosi, poi incontro della gente andando in hotel, e i tifosi del Napoli pensano come noi, dispiace per quel periodo lì, ma sono contenti per il percorso fatto. Però non aiuta porre l’attenzione solo su questo, perché ne ha dette tante di queste cose che potevano essere evidenziate. Lo sapete di già, perché poi la gente lo sa di quello che è il discorso. Io tento di far avvicinare più gente possibile al calcio, perché è uno sport importante importante, può dar lavoro a tantissime persone, si vede in Inghilterra quante persone lavorano, in stadi moderni dove la gente non fa il tifo contro, ci si porta bambini. Secondo me non è bello far vedere che una squadra terza in classifica viene contestata, va bene che ci dica che la partita non andava persa e se ne paga le conseguenze, poi si vede che succede in altre partite giocate nell’ultima giornata, si vede in Champions League dove una squadra ha il risultato in mano e in 5 minuti viene ribaltato e si passa un gol sotto. È un’altra bellezza questo fatto di incertezza dei risultati. Parlo e mi comporto sempre cercando di tirare più gente possibile, dando forza a questo sport per cui ho fatto tantissimi chilometri, ho pianto tra virgolette, però questo sport qui è uno sport bello, bisognerebbe portarlo nelle scuole. È una cosa che avvicina le persone, che dà quello che è una crescita corretta ai bambini, devono fare sport, se è calcio meglio, amo questo. Vedere che poi si va a cercare per rovinarlo mi dà fastidio. Per l’amor di Dio ho sempre fatto così, non mi sono mai tirato indietro”.

“Come definiresti Insigne con un aggettivo? Il professionista, l’ho trovato professionale in quel che fa. Come dicevo prima l’ho trovato disponibile ad aiutare sempre tutti, a fare quello che gli viene richiesto anche dove non sono le sue caratteristiche, di rincorrere terzini ad abbassarsi sulla sua difesa, fa molti metri dentro le partite. Con il suo comportamento dà molti insegnamenti a tutti. L’ha fatto anche in passato, senza dimenticare il suo piede che è importantissimo. Me ne rendo conto anche se la partita gli toglie qualcosa dal punto di vista fisico, della partita che viene fuori. Ha qualità da top player.”

“Queste cose vanno fuori dalle conferenze stampa. Queste frasi che escono fuori non sono colpa del giornalista che le scrive. Le regole dell’informazione ci impongono di dire anche questo. Spalletti risponde: però è anche vero che si sono allenati saltando il giorno di riposo. È stato scritto che si erano deposte le armi, è stato scritto così, lì dov’è l’onestà? Si fa un allenamento in più e si evidenzia cosa? Se mi date una giornata di tempo scrivo un articolo anch’io. Se poi fa quella scelta lì, è segno che c’è qualcosa che ci vuole creare fastidio. Rispetto per i giornalisti e per i calciatori che sono venuti ad allenarsi, il momento in cui c’è bisogno di fare un passettino in più per poter creare un Napoli più vincente”.

Ghoulam? Può farmi comodo, si è sempre allenato con professionalità. Faremo il giro di campo per salutare i calciatori che andranno via. Ci farò attenzione, andrò a vedere da quanti anni giocano. Ma la priorità è il risultato che farà la differenza nel festeggiare qualcosa”.

“Giovani della Primavera? Ce ne sono tre-quattro che seguiamo. Domenichini vede tutte le partite della primavera, siamo in continuo contatto con Frustalupi, abbiamo ascoltato anche lui a riguardo. Ho tanti ragazzi a cui vorrei dare spazio, si comincia da lunedì a preparare la partita successiva, se ci alleniamo male non siamo pronti. Daremo un’occhiata anche ai giovani della Primavera”.

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