Mertens: “Sarri? Ero frustato quando non giocavo, non lo capivo. Vi spiego…”

    L’attaccante del Napoli, Dries Mertens, è stato intervistato dal portale belga Sportmagazine rispondendo a delle domande sui suoi anni all’ombra del Vesuvio:

    Per essere un giocatore indiscusso al Napoli hai dovuto aspettare i 30 anni e la quarta stagione lì. Lo hai trovato ingiusto? “Non è una parola che mi piace usare. L’educazione che mi è stata insegnata mi ha aiutato a rimanere paziente”.

    Con Higuain alla Juve e Milik infortunato sei stato valorizzato da Sarri nel dicembre 206: sono seguite una tripletta e quattro gol col Torino immediatamente, concludendo la stagione a 38 gol. Da quel momento hai visto diversamente il tuo modo di giocare in Italia? “Ero meno frustato…Avevo parlato molto con Sarri nei mesi precedenti, quando non giocavo. Mi mise titolare solo sei volte, ogni settimana venivo convocato nel suo ufficio e mi dovevo sentir dire quanto gli dispiacesse il fatto che stessi in panchina. Mi faceva impazzire, spesso mi arrabbiavo…Avevo dei momenti in cui volevo combatterlo! Mi chiese di capire il suo punto di vista, e mi disse ‘spero che un giorno tu possa diventare allenatore, in modo da capire il perchè fosse importante avere in panchina uno come te’.

    “Una volta ero così stanco e nervoso della situazione che decisi di giocare male contro la Samp, ma Sarri mi conosceva molto bene e sapeva che non ero in grado di sostenerlo per più di 5 minuti. Aveva ragione”.

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