Sarri: “Insigne? Il miglior calciatore italiano. La Juventus non ha rivali”

Maurizio Sarri si racconta. Sceglie di farlo attraverso le pagine del Corriere dello Sport, in una lunga intervista della quale vi proponiamo, di seguito, un estratto dei passi salienti.

SULLA CRESCITA DI LORENZO INSIGNE – “Lorenzo, oggi, miglior calciatore italiano. La sua svolta? Semplice, crede in se stesso. Si è scrollato di dosso le incertezze e le paturnie di chi deve essere protagonista nella squadra della sua città. Se ci pensi, era questione di tempo. E non credo proprio che sia un problema di posizione: certo, se gioca più vicino alla prima punta inquadra la porta meglio, ha la classe e i colpi. Ma lui può fare di tutto: lo avevo pensato trequartista, poi l’ho spostato come esterno offensivo. La tattica e la tecnica sono il pane, io sono sempre qui a insegnare, ma poi ci devi mettere qualcosa di tuo. L’ultimo passaggio è il dna che si sveglia e che ti urla “vai, spacca il mondo”. Questa è la sintesi di Lorenzo. Ora non deve più staccare la spina, ha inquadrato il problema e si è preso la ribalta, non soltanto quella del Napoli”.

SUL CAMPIONATO E SULLA JUVENTUS – “In questo momento – spiega Sarri – la Juventus non ha rivali. Quando lo dicevo pensavano che volessi portare acqua dalla mia parte. È così anche oggi, già sono in fuga. E quest’anno possono trionfare in Champions, sono i candidati principali insieme al City”.

SU GONZALO HIGUAIN – “Io credo che Gonzalo sia andato via da Napoli troppo presto. Se fosse rimasto a Napoli anche nella stagione successiva, ci sarebbero state le condizioni per vincere. Higuain era entrato in meccanismi fantastici, ci capivamo io e lui, feeling impressionante con i compagni. Sincronismi perfetti, il rimpianto magari resterà”.

SUL SUO POSSIBILE EREDE – “Io tifo per Marco Giampaolo. Io sono arrivato a certi livelli quando avevo quasi sessant’anni, lui è in grado di prendere un altro ascensore, con tutto il rispetto per la Sampdoria. De Zerbi ha quarant’anni, ed è più coraggioso di Sarri quando aveva quarant’anni. Non ha paura, idee al potere sempre. Gli faccio i miei complimenti”.

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