Essere Callejon…

    Josè Maria Callejon, un calciatore tutto da definire.

    Nella prima stagione di Benitez il Napoli riuscì a portare sotto l’ombra del Vesuvio lo spagnolo, sconosciuto a molti ma su cui il tecnico nutriva una grande stima e aspettative. Dichiarò alla sua presentazione: “Callejon può segnare 15 goal in Serie A”, molti risero di Rafa ma sappiamo tutti come sia andata poi.

    Da quell’annata in poi Josè è diventato sempre più imprescindibile, già perché sono cambiati allenatori e moduli ma non il signore indiscusso di quella fascia destra, inutili i tentativi di acquistare possibili alternative: Gabbiadini, Giaccherini e così via.

    Disse una volta Adani a Sky Sport: “Come Callejon esiste solo Callejon”, statistiche alla mano sembrerebbe proprio di si.

    Ma che lavoro compie un esterno come l’ex Real? Totale ci verrebbe da dire: Callejon è capace di attaccare e difendere con una intelligenza tattica incredibile, è in grado di fornire assist deliziosi come successo a Benevento domenica con Hamsik, ma soprattutto riesce a tagliare in due le difese avversarie con il suo “classico” movimento alle spalle della linea difensiva, sono ormai 4 stagioni e mezzo che le difese studiano un antidoto a ciò, senza successo.

    Un esterno atipico, ma soprattutto unico, con la mente sempre un passo avanti a quella altrui. Chiedere a Koulibaly: i partenopei passano in vantaggio domenica dopo aver sofferto, tutta la squadra è li a gioire ma qualcuno no, un signore con le maniche lunghe è già pronto a fornire dettami tattici agli azzurri. Chi? Indovinate…

     

    Foto: Attilio De Rosa.

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