L’ANALISI – Il Napoli accende il “Da Luz” per la rivincita di Sarri. Il sogno Champions continua

    Missione compiuta! Il Napoli raggiunge con merito gli ottavi di Champions League vincendo in casa del Benfica che, a sua volta, passa a braccetto degli azzurri grazie alla sorprendente e “tennistica” debacle dei turchi del Besiktas in terra ucraina.

    La musichetta Champions risuonerà ancora per questa stagione al San Paolo. Il sogno continua grazie alla vittoria del “Da Luz”, seconda in trasferta in questo girone, dopo quella di Kiev alla prima giornata. Mai il Napoli ne aveva vinte due in trasferta in Champions, né con Mazzarri né con Benitez. Una delle tante rivincite di Maurizio Sarri che molti davano per spacciato dieci giorni fa ma che, invece, in soli 4 giorni si è ripreso il Napoli e Napoli, con quello che è il suo credo: il Gioco! Perché finalmente il Napoli, dopo la bella e convincente prestazione contro l’Inter, ha saputo dare continuità unendo il gioco al risultato e disputando una partita attenta e cinica allo stesso tempo. Il Benfica non è certo l’ultima arrivata in campo europeo, soprattutto in Champions, dove,  lo scorso anno, ha addirittura sfiorato l’impresa nei quarti di finale contro il Bayern Monaco. Vale tanto la vittoria del Napoli al “Da Luz”, non solo per il campo su cui si è vinto, ma anche per il conseguente primato nel girone, prima volta nella storia azzurra. Un altro record da scrivere negli annali della storia del club dopo quelli della scorsa stagione e tutti sotto il segno di Maurizio Sarri. Ma dare tutti i meriti al tecnico azzurro sarebbe riduttivo nei confronti di una squadra e di un gruppo di ragazzi che ha saputo trovare le giuste energie mentali e fisiche per superare un periodo difficile che, tra Campionato e Champions, li stava portando a perdere terreno e a vedere svanire anzitempo gli obiettivi stagionali. Dalla sconfitta casalinga con il Besiktas, arrivata a tre giorni da quella contro la Roma, il Napoli aveva iniziato a perdere convinzione nei suoi mezzi anche per le assenze forzate e prolungate di Milik e Albiol. Sarri e i suoi ragazzi hanno saputo rimboccarsi le maniche e, gara dopo gara, sono stati in grado di ritrovare la strada giusta senza grosse rivoluzioni tattiche e senza mai perdere la convinzione che, attraverso il gioco e la crescita di alcuni singoli, i risultati sarebbero arrivati. E alla fine così è stato. Le assenze non sono più diventate un alibi e ognuno ha dato quel qualcosa in più per portare a casa il primo obiettivo stagionale: la qualificazione agli ottavi di Champions. L’averlo fatto come prima è stata una ulteriore soddisfazione e il giusto premio per squadra e tifosi, accorsi in massa in terra portoghese, nonostante il clima ostile.

    La crescita esponenziale, nell’apporto alla squadra, di giocatori come Hamsik, Reina e Callejon e il ritorno di Albiol (nonostante lo svarione di ieri), hanno permesso agli azzurri di ritrovare le proprie certezze e meritarsi uno dei sedici posti disponibili alla tavola delle grandi di Europa. Dalla lista dei giocatori menzionati sopra, merita certamente un elogio a parte Dries Mertens, autentico protagonista ieri sera al suo ingresso in campo che, come in tante occasioni, ha letteralmente “spaccato la partita”. Assist al bacio a Callejon e gol con dribbling ubriacante a Luisao,  che hanno chiuso i giochi. Ben sette le reti stagionali di Mertens e ben quattro in Champions con due assist. Numeri da campione per il giocatore belga che non finisce mai di stupire e che la società farebbe bene a blindare con il rinnovo il prima possibile. Non ce ne voglia Manolo Gabbiadini che, con tanta generosità e un pizzico di sfortuna di troppo, ha provato anche lui a sbloccarla nella prima frazione di gioco, ma ci sembra sempre di più che il talentuoso bergamasco sia ancora una volta un elemento estraneo all’ingranaggio azzurro. Il mercato di Gennaio chiarirà ancora di più la sua posizione e se davvero ci sarà qualcuno più pronto di lui a dare un contributo immediato al Napoli per il prosieguo della stagione, in attesa del rientro di Milik.

    Adesso è il momento di archiviare la Champions, che tornerà solo dalla di metà Febbraio e il cui avversario sarà assegnato lunedì prossimo dalle “imprevedibili sfere” di Nyon. Testa ed energie vanno dedicate ora al campionato dove la rimonta è iniziata con la sontuosa vittoria sull’Inter. Cagliari, Torino e Fiorentina, le prossime tre avversarie, che saranno il vero banco di prova per “tastare” la ritrovata maturità di questa squadra. Bisogna prendere tutto il meglio dell’entusiasmo della splendida serata di Lisbona per recuperare terreno in campionato e non cadere negli eccessi  di confidenza che alcuni mesi fa ne avevano compromesso il cammino.

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