Si pesca ancora nel “Pozzo di Udine”: ecco Allan

Che la vetrina della “gioielleria Udinese” contenga molti pezzi pregiati, è cosa ormai ben nota. Le plusvalenze conseguite dalla famiglia Pozzo in seguito alla vendita di giocatori semisconosciuti rivenduti a prezzi stellari sono il marchio di fabbrica della politica del club friulano, che negli ultimi anni ha assaporato per ben due volte l’ebbrezza della fase finale della Champions League. Tanto per fare qualche nome ricordiamo i vari Handanovic, Pereyra, Benatia, Sanchez ed Asamoah che militano nei primi club d’Europa e si continuano a distinguere stagione dopo stagione. Tra le squadre che hanno “pescato” più spesso nella bottega Pozzo dobbiamo ricordare indubbiamente il Napoli che, tra l’altro, non sembra aver perso il vizio.

Il club partenopeo è stato uno dei primi a stringere i buoni rapporti col club friulano: il primo passo è stato l’acquisto di Fabio Quagliarella, che dopo aver girato mezza Italia, potè finalmente nel 2010 mettere di nuovo piede nella propria terra; una sorta di Ulisse ritornato in patria. Nella stagione seguente gli azzurri rivoluzionano il centrocampo con l’acquisto di Gokhan Inler; nel gennaio 2013 è invece il turno di Pablo Armero, ma la sua avventura non è delle più fortunate con la maglia azzurra. Ed eccoci a luglio 2015: stavolta il Napoli sta per strappare Allan all’Udinese. Un mastino di centrocampo con piedi non malvagi; 24 anni, nazionalità brasiliana. Allan si è messo in luce in tutte le partite del campionato, risultando tra i giocatori più continui della serie A, ma le sue partite migliori le ha disputate proprio al San Paolo in Coppa Italia e contro la Juventus, annullando per 90 minuti un certo Paul Pogba (forse l’unico quest’anno a riuscire in tale impresa).

Con l’acquisto del brasiliano il centrocampo subirebbe una rivoluzione non indifferente: Valdifiori in cabina di regia e con ogni probabilità Hamsik ed Allan interni; un mix di forza, corsa e qualità, quello che è mancato questa stagione. All’Udinese dovrebbero andare 12 milioni e il cartellino di Inler e Britos. Una mega operazione da oltre 20 milioni di euro a cui dovrebbero comunque far seguito un paio di colpi in difesa ed uno in attacco, nel caso di qualche partenza. I buoni presupposti per la nuova stagione sembrano esserci ed il countdown per Dimaro è giunto quasi al termine. I tifosi attendono con ansia di conoscere l’identità, ancora nascosta, del Napoli targato Sarri-Giuntoli; se son rose, fioriranno!

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