Una sfida che negli ultimi anni non è mai stata scontata. L’Empoli e il Napoli si rincontreranno nell’anticipo di venerdì sera. Vediamo un po’ di curiosità:
– La prima volta che queste due compagini si sono incontrate fu in un anno davvero piacevole per gli azzurri: correva l’anno 1986/1987 quando per la prima volta Maradona, insieme ai suoi compagni, regalò lo scudetto alla città di Napoli. In quella occasione ci fu un netto 4 a 0 per i partenopei con gol di Maradona, doppietta di Carnevale e per finire Bagni.
– Negli ultimi anni sono tanti i giocatori acquistati dal club toscano: tra i più importanti si ricordano Hysaj, Tonelli, Valdifiori, poi Mario Rui, Zielinski, Simone Verdi che hanno avuto un passato nel club di Corsi. Fra i vari scambi e prestiti ci sono stati Luigi Sepe, Sebastiano Luperto e nel 2017 fu ceduto Omar El Kaddouri.
– In nome del sarrismo: l’ascesa della “grande bellezza” è partita proprio da Empoli, nella prima stagione dell’attuale mister del Chelsea, dove diede del filo da torcere sia all’andata che al ritorno alla pluri-vincente Rafa Benítez. Al San Paolo si fecero rimontare con un pareggio che lasciò l’amaro in bocca, per non parlare della sfida ai Castellani che vide gli azzurri subìre 4 reti e un dominio territoriale come mai si era visto prima. Forse fu quella sfida che convinse poi De Laurentiis a puntare su Sarri quando l’ex Liverpool volò a Madrid, sponda Real. Una sfida sicuramente non facile, ma vinta e che ha cambiato per tre anni il modo di vedere il calcio nella città partenopea. Non è stato un semplice allenatore, ma una filosofia vicina al modus pensandi di Sacchi e altri grandi del calcio.
– Dal 2015, quando il club è risalito in serie A, si sono disputate 5 sfide con gli azzurri vincenti 3 volte, un pareggio e una sola vittoria per gli avversari: striscia a vantaggio degli azzurri.
– Il casertano Francesco Tavano è il bomber più prolifico della storia dell’Empoli con 120 reti segnate. Ancora un po’ di Campania che ha unito le due squadre.