La Vecchia Volpe colpisce ancora

AUGUST 2022, Maurizio Sarri, fonte foto: www.footballnews24.it

Ancora una volta, Maurizio Sarri ha colpito. Il tecnico della Lazio, grande ex del match, ha ottenuto la seconda vittoria consecutiva da avversario allo stadio Diego Armando Maradona. E lo ha fatto con astuzia, esperienza, vincendo lì dove il Napoli ha perso. Nella prima frazione di gioco, gli azzurri hanno giocato meglio, non riuscendo però a segnare. I biancocelesti però, non si sono scomposti. Nonostante le enormi sofferenze, sono rimasti compatti, aspettando di ripartire quando possibile. E al primo affondo, ecco il gol di pregevole fattura di Luis Alberto. Il pareggio lampo di Piotr Zielinski serve a dare una scossa immediata, ma non cambia nulla nel piano della partita. Ecco che, nella seconda frazione di gioco, la Vecchia Volpe colpisce. Lì dove la Lazio ha funzionato, gli azzurri sono venuti a mancare: difesa e collegamento dei reparti. Si lascia il pallino del gioco ai padroni di casa, per poi colpirli lì dove sono più vulnerabili. Il gol di Daichi Kamada taglia le gambe al Napoli. Da questo momento, gli uomini di Rudi Garcia provano a palleggiare con poco profitto e convinzione, venendo sovrastati da una squadra più motivata e ordinata. I biancocelesti, nelle loro occasioni, si sono mostrati molto concreti, al contrario dei partenopei. In fase difensiva, gli uomini di Maurizio Sarri sono rimasti ordinati e mai sono andati nel panico, cosa che non si è vista nella compagine di casa, il cui centrocampo e difesa hanno perso la bussola.

Dopo la prima mezz’ora, un esito del genere sarebbe stato inimmaginabile. Ma quando dall’altro lato del campo c’è un uomo come Maurzio Sarri, bisogna aspettarsi di tutto. Soprattutto, la sua partita è importante, perché ha mostrato alcune delle carenze partenopee: la poca lucidità e la mancanza di unione dei reparti. Una difesa non può reggere continue ripartenze se non c’è un centrocampo a supportarla. In fase offensiva, i palloni vanno buttati dentro. Nulla di fatale, specie se si parla di terza giornata. Però, Rudi Garcia ha dei primi spunti su dove lavorare. E se a mostrarli è un maestro della professione dell’allenatore di calcio, c’è tanto di cui fidarsi.

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