Aldo Cazzullo sui comunicati contro i festeggiamenti: “Le città italiane appartengono a tutti gli italiani”

La diffusione di alcuni volantini da parte di ultras di altre città ha creato non poche polemiche. Nel nord Italia si vuole vietare i festeggiamenti dei tifosi del Napoli. Nell’edizione odierna del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo si è schierato coi napoletani considerando vergognosi tali atteggiamenti. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione.

“Cari lettori, non sono d’accordo con voi. Trovo vergognosi i proclami pubblicati su Internet e firmati da sedicenti bergamaschi, udinesi, torinesi, varesini che intimano ai napoletani di non festeggiare nella «loro» città. A parte il dettaglio comico di Torino, dove almeno metà della popolazione ha un genitore o un nonno del Sud, va ricordata una cosa che dovrebbe essere ovvia: le città d’Italia appartengono a tutti gli italiani. Nessuno può parlare a nome degli altri. L’identità non coincide con il tifo. Non tutti i bergamaschi ad esempio tifano Atalanta, ce ne sono molti che tifano Inter, Milan, Juve, magari proprio Napoli, oppure non seguono il calcio. I napoletani hanno pieno diritto di festeggiare lo scudetto della loro squadra in qualsiasi città italiana o europea si trovino; e nessuno ha diritto a offendersi per questo“.

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