Un film dell’orrore con il lieto fine

Un film dell’orrore ma con il lieto fine, è forse questa la migliore sintesi di Napoli-Crotone. Gli azzurri strappano una vittoria, che non era del tutto scontata, contro il Crotone per 4-3; a deciderla è Di Lorenzo che mette una pezza ai disastri dei compagni di reparto. Una vittoria che porta le stimmate delle disattenzioni della coppia difensiva schierata oggi in campo da Gattuso, costretto all’emergenza senza Koulibaly – fuori per squalifica – e Rrahmani, perchè non al top. Nel primo tempo la pellicola viene incisa dai protagonisti di sempre, e una punizione al bacio di Mertens mette il sigillo ai primi 45. L’avvio di ripresa è targato Simy-Messias.

La prima frazione di gioco è totalmente incisa dalle azioni degli azzurri. Nei primissimi minuti la partita è totalmente addormentata dal solito possesso sterile del Napoli, in realtà è solo il modo migliore di provare a far abbassare la guardia alla difesa di Cosmi. E dopo 20 minuti arriva il primo squillo con il solito gol di Insigne. Grande azione del Napoli che si conclude con il gol del capitano, con la complicità di Djidji – che tocca la palla – fa secco Cordaz. Decisivo però l’assist di Di Lorenzo, che prima manda al bar in dribbling un avversario e poi intelligentemente la mette dietro per il 24.

Il secondo gol arriva dopo appena qualche minuto. I partenopei sfruttano la scia dell’entusiasmo con Insigne, che serve all’indietro Fabian Ruiz che scucchiaia in area proprio per il capitano e chiude il triangolo, piattone in mezzo e sulla palla c’è Victor Osimhen. Gazzellone in gol!

La risposta del Crotone non tarda ad arrivare ed è ancora Simy a segnare, 60 gol in maglia rosso-blu, 14 stagionali. Errore clamoroso di Manolas, che impacciato in uscita favorisce Benali, grande palla per l’esule Simy che in area non perdona. Doppio errore per la difesa del Napoli!

Gattuso non ci sta, in panchina si sbraccia e ai suoi fa capire che così non va. Tuttavia nonostante la presa di coraggio del Crotone gli azzurri fanno il terzo alla mezz’ora, ancora Mertens da calcio di punizione. Un tocco d’interno, dopo quello con la Roma anche con il Crotone, disegna una pennellata d’autore perfetta.

Negli spogliatoi sorrisi e qualche sguardo che fa trasparire sicurezza incidono negativamente al rientro in campo. Infatti la seconda metà di gara e quasi dominata dai calabresi. Gli uomini di Cosmi sono stati più che bravi a sfruttare i due errori della difesa del Napoli. La coppia dell’orrore Manolas-Bakayoko ne mette a segno un’altra delle sue, prima sbaglia il centrocampista e poi il greco che non difende bene la posizione su Simy, che fa a sportellate e mette a segno il 3-2. Disastro Napoli.

Il film dell’orrore non è ancora terrminato, questa volta al 60esimo arriva il pareggio del Crotone. Ai 2 killer azzurri si aggiunge anche Maksimovic che si fa scippare palla da Messias, errore imperdonabile del difensore del Napoli che non riesce a marcare il trequartista del Crotone che batte Meret.

Se il reparto difensivo fa acqua, la catena di sinistra funziona alla perfezione ed è proprio un uomo arretrato a far rivedere la luce. Di Lorenzo, azione personale, sinistro ad incrociare e il gol è un’esplosione di gioia generale.

Ma c’è poco da festeggiare, questo Napoli fa ancora – tanta – fatica. Senza Koulibaly e Demme fanno tutti troppi danni lì dietro. La porta blindata garantita dal senegalese con Manolas e Maksimovic si trasforma in una porta penzolante, che non garantisce il minimo supporto a Meret; a centrocampo Bakayoko è totalmente inesistente: svogliato e poco lucido, sbaglia da tanto, forse troppo, ormai da diverse partite e rischia di aggiudicarsi l’appellativo di zavorra dell’anno. Fortunatamente a tutto c’è un limite e l’Horror più brutto finisce in tempo per lasciare spazio al lieto fine più bello.

Questa volta non vissero felici e contenti ma almeno Di Lorenzo, disdegnato e disprezzato per qualche prestazione sottotono ingiustamente, ora è l’eroe di una fiaba che ha più l’aspetto di un giallo. Da lodare sicuramente la prestazione dei tre tenori offensivi del Napoli, su tutti Insigne e Mertens che ancora una volta trascinano il Napoli. Bene ma non benissimo Osimhen, che sì, si mette a disposizione della squadra – segna e recupera palloni – ma non basta, uno pagato 70 milioni può fare meglio di così.

Ora all’orizzonte c’è la Juventus e vedremo quale pellicola avranno in servo Gattuso e i suoi per i tifosi per provare a continuare la marcia verso la privilegiatissima multisala della Champions.

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