Il Mattino: “Genk-Napoli, nessun dubbio sugli undici titolari”

La testa di Carlo Ancelotti è come il cubo di Rubik: tante facce difficili da mettere insieme. Eppure questa volta sembra il quadro possa essere più semplice del previsto. Perché dopo un periodo di prove e riprove, di tentativi e di esperimenti, l’ allenatore del Napoli ha trovato la consapevolezza di quello che può essere l’ undici ideale. Certo, a parlare di formazione tipo con Ancelotti si rischia troppo facilmente di fare brutta figura, perché le sue idee sono tante e di difficile lettura. Eppure c’ è un pensiero che gli ronza per la testa con una certa insistenza: quello visto contro il Liverpool è stato un Napoli perfetto. E allora perché non provare ancora quell’ assetto in un momento delicato della stagione, quando qualche esperimento rischierebbe davvero di far saltare il banco.

RITORNA KALIDOU Una delle certezze di Carlo data dal fattore K. Kalidou Koulibaly è stato il punto fisso della passata stagione, ma le prime uscite di quest’ anno hanno lasciato più di un’ ombra sul suo rendimento. Andamento altalenante, frutto anche di una preparazione ritardata e a singhiozzo, causa impegni in coppa d’ Africa. L’ ultima macchia (rossa), l’ espulsione rimediata contro il Cagliari. E infatti con Brescia è stato a guardare i compagni, così come dalla tv seguirà la prossima partita con il Torino. Oggi, però, ci sarà. E al suo fianco troverà ancora una volta Manolas, per comporre quella coppia difensiva che ai blocchi di partenza, era definita da molti come la migliore della serie A. Mario Rui, e chi se non l’ eroe della notte del 17 settembre scorso, ritroverà una maglia da titolare a sinistra, mentre a destra ancora un gettone per Di Lorenzo, vero protagonista di questo inizio di stagione.

POKER D’ ASSI In mezzo al campo non si scherza. Le partite si vincono lì. Lo sa bene Ancelotti che non vuole correre rischi e per questo si affiderà alla mediana Allan-Fabian Ruiz sperando che la bella prova del brasiliano contro il Brescia non sia stata solo una mosca bianca nel 2019 non del tutto indimenticabile per il mediano. Fabian è in crescita, sia dal punto di vista fisico che da quello della personalità. Il futuro del Napoli passa dai suoi piedi, e certe partite a livello internazionale diventano benzina da mettere in un motore che conta ancora troppi pochi chilometri per essere considerato degno di una fuoriserie. E poi gli esterni: i soliti noti. L’ infaticabile Callejon, pronto a macinare l’ ennesima quantità infinita di chilometri per fare da equilibratore tra i reparti. Sul fronte opposto Insigne che ritrova la fascia di capitano e la maglia da titolare dopo il turno di risposo con il Brescia. A lui le notti europee tendenzialmente piacciono, e Ancelotti fa affidamento anche su questo.

I PICCOLETTI I veri dubbi sono davanti, dove Mertens – che sogna il gol dell’ aggancio a Diego Maradona nello stadio che dista meno di 100 chilometri da casa sua – è ancora incerto del suo compagno. Il belga è il più in palla di tutti e Ancelotti dovrebbe lanciarlo dall’ inizio. Accanto a lui Lozano è il favorito della vigilia, ma anche Milik e Llorente possono essere le scelte dell’ ultimo minuto.

Fonte: Il Mattino

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