Infermeria azzurra: Fabian dimesso, gli esami di Insigne sono positivi ma per Albiol…

Oggi sono arrivate diverse novità sul fronte infortunati nello spogliatoio azzurro.

INSIGNE – Ancelotti dopo la vittoria contro l’Udinese aveva ammesso che Insigne avrebbe provato a recuperare per la Roma. E la conferma è arrivata dagli esami svolti, come spiegato dal Corriere dello Sport: “La folle corsa di Lorenzo: verso la Roma. Sì, nonostante le previsioni e l’ipotesi di venti giorni di pausa forzata, a questo punto il recupero lampo non è da escludere: ieri, infatti, Insigne è stato sottoposto a un esame strumentale di controllo (con tanto di ecografia) che ha evidenziato un netto miglioramento del problema all’adduttore destro rimediato una settimana fa a Salisburgo, e dunque Ancelotti comincia a credere nella possibilità di riaverlo a disposizione già dopo la sosta all’Olimpico. Domenica 31 marzo. Il conto alla rovescia è già cominciato: dieci giorni utili da oggi per poter contare sul capitano. E dopo tanta sfortuna e tante complicazioni, tanti infortuni, magari Carletto un sorriso soddisfatto lo farebbe volentieri”.

FABIAN RUIZ“Una influenza debilitante, di quelle che abbattono un toro e che comprendono problemi respiratori, oltre che che gastrointestinali”, questo è stato il problema che ha afflitto Fabian, spiega il Corriere.
Fabian ha saltato Udinese e soprattutto nazionale per questa fortissima forma di influenza. Oggi è stato dimesso dall’ospedale e raggiungerà l’Andalusia, dove passerà del tempo con la sua famiglia. Potrebbe tornare a Napoli mercoledì prossimo, dopo gli impegni delle nazionali e potrebbe anche essere schierato da Ancelotti dal primo minuto!

ALBIOL – Preoccupa ancora l’out di Raul Albiol, ancora alle prese con il post intervento. Il Mattino ha fatto il punto sulla situazione dello spagnolo: “Improbabile che faccia in tempo per il match di andata con l’Arsenal, quello agli Emirates; qualche chance in più per la gara del 18 aprile, quando saranno trascorsi quasi due mesi e mezzo dall’intervento. Ma per lo spagnolo impossibile fare delle previsioni precise perché tutto dipende dalle capacità di recupero del difensore. Insomma, ottimisti per la sfida con l’Arsenal, ma Ancelotti non correrà il rischio di una pericolosa ricaduta”. Sicuramente i tempi per il recupero saranno lunghi ma per la fine del campionato riusciremmo a vederlo in campo.

DIAWARA E GHOULAM – Infine, Il Mattino assicura che ormai per Amadou Diawara ci sono pessime notizie: “La sua stagione è praticamente finita: la micro frattura al piede non gli consentirà di rimettere piede in campo se non a fine maggio. Dunque, al massimo, può sognare Baku”. Il problema accusato contro l’Udinese si è rivelato più grave del previsto. Tra due settimane sono in programma nuovi controlli, ma il suo stop sarà lungo.
Mentre il ct dell’Algeria, Djalem Belmadi, ha spiegato l’assenza di Faouzi Ghoulam dalle convocazioni per la gara contro il Gambia per il playoff per la Coppa d’Africa: “E’ ancora alla ricerca del suo livello, del suo migliore stato e solo così potrà tenere un posto per la Coppa d’Africa. In questa sosta lavorerà per tornare ai livelli top che aveva prima dell’infortunio”. Anche in campionato il calciatore algerino non ha ritrovato ancora la sua forma migliore, ma non demorde è sicuramente lo rivedremo presto tra le disposizioni di Carlo Ancelotti.

OSPINA – Dopo il grande spavento, David Ospina e il Napoli ieri sono tornati a sorridere. Il portiere colombiano era stato costretto ad abbandonare in ambulanza il terreno di gioco contro l’Udinese a causa di un duro colpo alla testa subìto durante uno scontro di gioco. Lo svenimento, causato dalla perdita di sangue dal capo, aveva allarmato tutti.
Gli esami effettuati nelle ore successive in ospedale avevano però scongiurato guai peggiori. Ospina è rimasto qualche giorno sotto osservazione in ospedale e in clinica, è stato dimesso e ieri si è recato a Castelvolturno per salutare i compagni di squadra infortunati o non convocati dalle rispettive nazionali. Il portiere azzurro dovrà osservare un periodo di riposo di circa una settimana e poi potrà riprendere l’attività agonistica senza indossare un caschetto protettivo.

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