Il miracolo era dietro l’angolo, anzi, a quarantacinque secondi dai supplementari, succede l’impossibile. La storia di Real Madrid – Juventus finisce in questo momento, così come, forse, la carriera europea di Buffon. Ma partiamo con ordine…
La Juventus in un tempo porta il risultato sullo 0-2, il Real non esiste, esclusa una traversa di Varane e alcune parate di Buffon, una spettacolare su Isco. Zidane manda fuori Casemiro e Bale per Vazquez e Asensio, non cambia nulla e su paperone di Navas, Matuidi fa 0-3. La Juventus qui si ferma, giustamente dopo sessanta minuti di corsa.
Si sveglia il Real Madrid, anzi si sveglia Ronaldo che da solo crea qualche grattacapo alla difesa juventina, ma nulla di grave escluso un colpo di testa e un tiro di Isco. I padroni di casa sono tutti nella metà campo bianconera che colta da stanchezza arretra. Lancio lungo, Ronaldo vola in area e serve Vazquez solo davanti a Buffon, Benatia arriva con foga, forse colpisce la palla, forse spinge prima lo spagnolo e non tocca il pallone con il piede, la moviola decreterà meglio, fatto sta che l’arbitro fischia il rigore.
Delirio al Bernabeu. Tutta la Juventus accerchia il direttore di gara, Buffon è una furia e si becca un cartellino rosso. Chiellini accusa l’arbitro di essere stato pagato, mancherebbe un rosso a Benatia vista l’importanza dell’azione, ma niente da fare. Passano 5 minuti tra il fischio e il tiro del solito Cristiano Ronaldo. Entra Szczensy, ma il portoghese non si fa ipnotizzare e al 98′ mette la palla all’incrocio con tutta la calma del mondo.
Beffa incredibile per la squadra di Allegri, si attende un post-partita incendiato.
