Gazzetta: “2018 a secco per Insigne, ora servono i suoi gol per lo scudetto”

Talvolta non basta il solo talento, occorre anche un tantino di buona sorte per valorizzarlo. In attesa di sbloccarsi, Lorenzo Insigne lo sta utilizzando per esaltare le qualità dei compagni. Ci sta provando dall’ inizio dell’ anno, ma il gol continua a mancargli. L’ ultimo risale a dicembre scorso contro la Sampdoria, al San Paolo. Da allora, ha giocato 7 partite di campionato senza realizzare nemmeno una rete. In compenso, c’ è stato il ritorno di Dries Mertens che ha segnato 5 gol nelle ultime 5 partite. Insomma, in un modo o un altro, l’ attacco del Napoli il suo riesce sempre a garantirlo. Ma è sul piano personale che a Insigne manca qualcosa. Contro la Spal c’ è andato molto vicino, soltanto il palo gli ha impedito di esultare. Il gol però lo esalta, gli dà gioia. Si, gli piace anche creare per assistere i compagni, ma lui è ambizioso, gli piacerebbe migliorarsi rispetto allo scorso campionato, concluso con 18 reti all’ attivo. Al momento, ne conta pochini, appena 5, e per eguagliare il record personale dovrà realizzarne 13 nelle altrettante gare restanti.

OBIETTIVO CAGLIARI Dunque, potrà ricominciare da Cagliari, dove il Napoli giocherà il posticipo di lunedì sera. Un confronto insidioso per l’ attuale capolista, impegnata com’ è nel tenere le distanze dalla Juventus. E proprio in gare come queste c’ è bisogno di quel qualcosa in più che soltanto un talento come Insigne può garantire. D’ altra parte, lui è il primo ad essere motivato. «È inutile nasconderci, stiamo lottando per conquistare lo scudetto che resta il nostro obbiettivo, quest’ anno». Niente più misteri, quindi, l’ attaccante napoletano ha racchiuso in una sola dichiarazione quello che è il pensiero dell’ intero ambiente. Troppi 28 anni dall’ ultimo scudetto vinto, Insigne vuole essere ricordato così come Napoli ricorda i campioni dei due titoli conquistati (’87 e ’90). Lui che è cresciuto nel mito di Ronaldo ha avuto modo di conoscere e apprezzare il più grande calciatore di tutti i tempi da bambino, attraverso i racconti di papà Carmine, e da adulto, attraverso i tanti dvd guardati per ammirare il talento unico di Diego Armando Maradona. «Si Ronaldo è stato il mio idolo ma qui, a Napoli, c’ è stato un solo re che nessuno potrà mai spodestare», ha ammesso.

LUI COME DIEGO C’ è un altro elemento che gioca a favore di Lorenzo Insigne: l’ età. A giugno, l’ attaccante compirà 27 anni, gli stessi che Diego Maradona compì quattro mesi dopo aver ha festeggiato il primo scudetto. Un dato che rende ancora più intrigante il futuro prossimo di questo ragazzo destinato ad essere il riferimento assoluto del club per gli anni a venire. Maurizio Sarri ne ha valorizzato il talento, l’ ha imposto al grande calcio internazionale. Gigi Di Biagio, cittì ad interim, ne farà un suo punto di forza per la Nazionale che dovrà affrontare Argentina e Inghilterra a marzo, nelle due amichevoli programmate per avviare il nuovo ciclo dopo la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale di Russia. Un impegno importante, ma nulla potrà distrarre Lorenzo dal pensiero dello scudetto.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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