Il Mattino: “De Laurentiis assente, ora serve la sua voce per risollevare la squadra”

De Laurentiis a Rotterdam non c’ era. Al pranzo dell’ Uefa il club era rappresentato dal figliolo Edo, dal ds Giuntoli e dal capo della comunicazione Lombardo. È vero che il patron è impegnato nel lancio del film di Natale, nelle grandi manovre per il bando di gara dei diritti televisivi e per le trattative per la governance di Lega, ma la sua assenza in certe notti ha un peso maggiore di altre. Dopo la full immersion nel ritiro di Dimaro, ha assistito a 5 gare: Bologna, Milan, Juventus e alle due con il Manchester City. Il calo della squadra è stato mentale, certo. Le notizie sul ko del Manchester non hanno aiutato la concentrazione. Ma probabilmente serviva una voce all’ interno del club che avrebbe dovuto far comprendere alla squadra tre buone ragioni per non mollare i tre punti e per giocare fino alla fine: per prima cosa per il bonus in palio legato alla vittoria perché 1,5 milioni di euro non sono spiccioli per una società che vive sull’ autofinanziamento; seconda cosa perché la vittoria avrebbe consentito, in ogni caso, di essere testa di serie a Nyon nel sorteggio di Europa League; e infine per il prestigio internazionale di una squadra che non può cadere così malamente contro una squadra che di motivazioni non ne aveva neppure mezza eppure ha giocato come se stesse lottando per alzare al cielo la coppa.

De Laurentiis parli chiaro alla squadra, in occasione della cena di mercoledì 13, e faccia capire che per il club lo scudetto è il primo obiettivo ma che l’ Europa League non può essere presa sottogamba. Perché il prestigio di una società è in palio non solo nella notti come quelle di Madrid o di Manchester ma anche, e forse soprattutto, anche di Charkiv e Rotterdam.

Fonte: Il Mattino

Articolo precedenteIl Mattino: “Quella volta che uscimmo dall’Europa e vincemmo il campionato…”
Articolo successivoIl Mattino – Napoli, lievita il prezzo di Chiesa